In quali casi con il codice IBAN possono prelevare soldi dal conto corrente?

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I Lettori si chiedono se sia pericoloso dare il codice IBAN e i propri dati anagrafici. Se conoscendo le coordinate bancarie si possa risalire all’intestatario del conto corrente e si possa così favorire il rischio di eventuali truffe. In tempi recenti si assiste sempre più spesso al verificarsi di truffe online a danno dei titolari di conti bancari che improvvisamente subiscono furti. La preoccupazione maggiore riguarda gli acquisti che il consumatore compie in internet su siti non sempre affidabili in cui il pagamento avviene con strumenti elettronici. I maggiori siti di e-commerce scoraggiano il ricorso alla modalità di pagamento in contrassegno con un aggravio di spese. Dovendo sborsare più denaro per poter pagare alla consegna dei beni che si ordinano, spesso si utilizzano carte prepagate con IBAN. Di qui l’interrogativo dei consumatori che si chiedono in quali casi con il codice IBAN possono prelevare soldi dal conto corrente.

In un precedente articolo abbiamo analizzato i reali pericoli cui si espone il titolare di un conto corrente nel fornire le coordinate bancarie. A tal proposito rimandiamo il Lettore curioso alla lettura dell’articolo “Cosa si rischia a dare il codice IBAN?”. Ciò perché quante più informazioni si raccolgono in merito alla possibilità di subire truffe e perdite, più ci si sottrae all’eventualità di furti sui depositi bancari. Allo stesso modo e gli stessi potenziali rischi si corrono con le carte prepagate che hanno il codice IBAN. Fermiamoci dunque a valutare in una manciata di minuti in quali casi con il codice IBAN possono prelevare soldi dal conto corrente.

In quali casi con il codice IBAN possono prelevare soldi dal conto corrente?

Per poter accedere al conto bancario di un cliente occorre una specifica autorizzazione. Ciò accade per esempio quando l’intestatario di un conto accetta e quindi autorizza la domiciliazione bancaria delle utenze domestiche o di altri pagamenti. Può infatti succedere che il correntista autorizzi a prelevare soldi i fornitori di energia elettrica o uno specifico gestore telefonico per il pagamento della ricarica mensile e così via. Ma, in quali casi con il codice IBAN possono prelevare soldi dal conto corrente senza l’esplicito consenso del titolare? Sebbene non si tratti di un’operazione semplice e che avviene molto di frequente è possibile cadere vittima di ruberie a seguito di un intervento di hacking.

Con questo termine straniero si indicano le diverse modalità e tecniche tramite cui, chi ha particolari abilità informatiche, riesce ad accedere ai sistemi hardware o software. Pertanto può accadere che un hacker che viene a conoscenza del codice IBAN riesca ad accedere a dati sensibili. Come ad esempio i codici di ingresso dell’home banking. Ci preme comunque ribadire che non si tratta di un’operazione semplice e raramente si cade vittima di simili raggiri sui depositi bancari. Pur tuttavia conviene anche sapere che fornendo dati anagrafici e codice IBAN potrebbe succedere che un abile truffaldino utilizza documenti e firma falsa per effettuare prelievi. Anche questa fortunatamente è un’azione illecita che i controlli bancari riescono a contrastare e a rilevare con relativa facilità.

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