Il nuovo ruolo dell’India sulla scena internazionale

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Lo scacchiere internazionale deve nuovamente rivedere le posizioni di molte delle sue pedine. La guerra con l’Ucraina pare abbia rinsaldato l’intesa tra Russia e Cina ma, contemporaneamente, sembra aver anche evidenziato l’importanza dell’India. Infatti il subcontinente indiano ha confermato una sua innegabile dipendenza dalle materie prime fornite da Mosca. Allo stesso tempo, però, potrebbe rivelarsi anche un utile alleato per l’Occidente. Prima di tutto è bene ricordare che Nuova Delhi ha sempre preferito una linea caratterizzata da una certa neutralità. Una strategia dettata anche dalla necessità di non perdere l’appoggio di Washington contro un’eventuale, eccessiva, presenza della Cina nella zona del Pacifico.

Ma il nuovo ruolo dell’India non potrà cancellare un equilibrismo che è ancora più complicato dal momento che la Nazione è membro dei BRICS, ristretto club nel quale, è bene ricordarlo, sono presenti sia la Russia che la Cina. Quest’ultima, proprio a causa delle restrizioni dettate per il contenimento dei contagi dovuti alla pandemia mondiale, ha registrato, recentemente, uno dei risultati peggiori sul fronte del Prodotto interno lordo. Sebbene il segno meno sia stato evitato, nel secondo trimestre il Dragone non è andato oltre un asfittico +0,4%. Alla base di questo risultato anche la grave crisi immobiliare che ha travolto la Cina. Partendo proprio da quest’ultimo dato, Pechino ha reso nota la creazione di uno strumento per riuscire ad ammortizzare le conseguenze derivante dal default di Evergrande. Sul tavolo sarebbero pronti circa 44 miliardi di dollari.

Il nuovo ruolo dell’India sulla scena internazionale

Per quanto riguarda l’India, il suo ruolo a livello mondiale è rivalutato anche per un altro motivo. A differenza della Cina, che sta registrando un generale invecchiamento, sebbene ancora in nuce, Nuova Delhi può ancora vantare di essere la più popolosa democrazia del Mondo. Oltre ad un mercato la cui popolazione è ancora giovane ed attiva. Anche per questo motivo, recentemente, i vertici dell’Unione si sono mossi per favorire gli scambi commerciali, in particolare quelli tecnologici, attraverso, appunto, il Consiglio per il commercio e la tecnologia.

Un’ultima nota sullo sfondo di una più ampia panoramica internazionale non può ignorare le difficoltà del vicino Sri Lanka. Lo Stato, da tempo caduto in una gravissima crisi economica. Non solo, recentemente, una rivolta popolare ha portato alla fuga del Presidente, ha visto l’elezione del nuovo primo ministro dopo le dimissioni del precedente. Il nuovo Premier sarà Dinesh Gunawardena, figura controversa dal momento che, secondo gli osservatori, sembra essere molto vicino alla famiglia Rajapaksa, a capo del governo precedente, accusato di essere la causa della crisi economica che ha affamato la Nazione.

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