Il blocco delle cartelle esattoriali porta due grandi novità che riguardano direttamente i contribuenti

Conte DPCM

Con il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM), scatta la nuova sospensione per le cartelle esattoriali. Per l’ennesima volta l’invio delle cartelle fiscali, che sarebbe dovuto partire il 16 ottobre, è stata bloccato e rinviato a fine anno. Ma il blocco delle cartelle esattoriali porta due grandi novità che riguardano direttamente i contribuenti. Vediamo quali sono.

Posposto il termine di invio delle cartelle fiscali

Con il DPCM ultimo, viene rinviata per l’ennesima volta la data di sblocco dell’invio delle cartelle fiscali e degli atti di riscossione da parte della Agenzia delle Entrate. La precedente data era stata fissata al 16 ottobre.

Senza l’intervento del Governo, lunedì 19 l’Agenzia delle Entrate avrebbe ripreso a notificare le cartelle esattoriali e fare ripartire l’attività di riscossione. Il DPCM ha spostato questa data alla fine dell’anno. Quindi, fino al 2021 chi ha cartelle pendenti può dormire sonni tranquilli. Poi si vedrà.

Ma la sensazione è che questa sospensione possa essere ulteriormente rinviata. Almeno finché non arriveranno i soldi del Recovery Fund, o finché non si troverà una soluzione. Anche perché chi non è in grado di pagare oggi, difficilmente lo sarà a gennaio. Anche in considerazione del fatto che si sta preannunciando una nuova stretta alle attività che non favorirà la ripresa economica.

Il blocco delle cartelle esattoriali porta due grandi novità che direttamente riguardano i contribuenti

Il rinvio del termine della presentazione delle cartelle, porta con sé una novità che gli altri DPCM non avevano. Anzi, porta due novità. La prima riguarda la rateizzazione. Chi presenta la richiesta di rateizzazione entro il 31 dicembre, potrà godere di regole più flessibili.

Infatti, fino a oggi dopo 5 mancati pagamenti consecutivi la facoltà di rateizzazione veniva cancellata e si tornava alla riscossione ordinaria. Nel nuovo DPCM i mancati pagamenti salgono a 10. Adesso per cancellare la dilazione dei pagamenti delle cartelle esattoriali, servono 10 mancati versamenti.

E non è tutto. Fino a fine anno vengono sospesi i pignoramenti cautelativi dell’Agenzia delle Entrate su stipendi, pensioni, salari, indennità varie. Queste somme fino al 31 dicembre non possono essere oggetto di blocco e devono essere nella disponibilità del debitore.

Approfondimento

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