Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica. Perché è una data importante

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Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica. In questa data, nel 1946, il popolo italiano determinò tramite referendum istituzionale la fine della monarchia e la nascita della Repubblica.

L’Italia si lasciava alle spalle non solo 85 anni di regno dei Savoia, ma anche 20 anni di dittatura fascista.

Il 2 giugno 1946 furono le prime elezioni italiane dopo il ventennio fascista e segnarono una svolta epocale:. Inoltre per la prima volta in Italia furono elezioni a suffragio universale, anche le donne avevano finalmente diritto di voto.

Su 28 005 449 elettori a votare fu l’89,08% degli aventi diritto, 24.947.187 votanti. I risultati videro il 54,3% a favore della Repubblica, il 45,7% per la Monarchia. Si ravvisò una forte differenza tra nord e sud del Paese, il primo orientato verso la Repubblica, il secondo verso la Monarchia.

Il 2 giugno gli elettori votarono anche i componenti dell’Assemblea Costituente, che avrebbe redatto la nostra Costituzione della Repubblica Italiana.

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica.  Perché è una data importante

Se è vero che la festa della Repubblica esiste dal 1948, non è stata sempre celebrata il 2 giugno.
Nel 1976 le celebrazioni furono annullate a causa del terremoto che sconvolse il Friuli, dal 1977, in piena crisi economica, diventò “festa mobile” che cadeva la prima domenica di giugno. Nel 2000, su iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, l’allora governo Amato ristabilì il 2 giugno come data di celebrazioni ufficiali e dal 2001 ad oggi continuiamo a festeggiarla.

Oggi, 2 giugno 2020, le spettacolari frecce tricolore, dopo aver sorvolato l’intero stivale sono giunte all’Altare della Patria, dove come di consueto è avvenuta la deposizione della corona d’alloro al monumento del Milite Ignoto. Presidente e corazzieri indossavano rigorosamente la mascherina.
Annullate però la consueta parata militare e la partecipazione del Presidente della Repubblica alle celebrazioni ai giardini del Quirinale: Sergio Mattarella, dopo aver deposto la corona commemorativa è partito per far visita a Codogno, il primo paese colpito dalla pandemia che ha afflitto l’Italia negli ultimi mesi.

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