I costi imprevisti nella bolletta internet casa. Quali rischi per gli utenti

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Esistono costi imprevisti che un utente potrebbe ritrovarsi in bolletta a seguito della sottoscrizione di un’offerta Internet casa. Gli utenti che intendono sottoscrivere un abbonamento Internet a casa possono anzitutto avvalersi di utili strumenti. Si tratta di portali a disposizione del contraente che consentono di effettuare un confronto fra le promozioni attivabili. Il costo degli attuali abbonamenti offerti dai principali operatori oscilla tra i 27 e i 30 euro mensili e garantiscono la fibra ottica fino a 1 Gigabit/s.

I costi imprevisti e i vincoli contrattuali

Occorre prestare attenzione alle offerte che garantiscono solo il servizio ADSL a 7 Mega a causa di una mancata copertura o limitazioni di natura tecnica. Ciò perché risulterebbe più costoso e non sempre l’utente ne sarebbe a conoscenza. Accade spesso che le clausole presenti nei contratti dei gestori siano nascoste o non facilmente interpretabili. Inoltre le proposte più vantaggiose implicano condizioni contrattuali assai vincolanti che vanno da un minimo di 24 ad un massimo di 48 mesi. Benché l’utente goda del diritto di cambiare operatore e quindi offerta, spesso è tenuto a pagare dei costi aggiuntivi. Si tratta di costi non preventivati che di solito riguardano il modem o quelli di attivazione del servizio.

Talvolta il costo del modem si aggira attorno ai 110 euro, mentre l’attivazione una tantum attorno ai 59 euro e la disdetta di offerte 25 euro. Solitamente la tariffa di attivazione risulta inclusa nel canone mensile e il costo del modem viene dilazionato nel prezzo della promozione con cadenza mensile. Nel caso in cui l’utente desiderasse passare ad un altro gestore o interrompere il servizio incappa nel vincolo contrattuale. Ciò equivale a dire che è tenuto al pagamento delle rimanenti rate del servizio di attivazione e, nell’evenienza di un recesso anticipato, quelle del modem.

I costi della disdetta

Altro costo nascosto o poco cristallino potrebbe riguardare il diritto di disdetta. A tutela del consumatore interviene la legge Bersani con cui si è provveduto ad abolire il pagamento di penali nelle evenienze di recesso prima della scadenza. Il costo medio di una disdetta è pari a 25 euro ed eventuali importi aggiunti non sono ascrivibili a penali, ma alle procedure richieste per la disattivazione.

 

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