I costi delle bollette di luce e gas al centro della manovra del Governo Meloni

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La Legge di Stabilità del Governo italiano di centrodestra, guidato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sarà incentrata sulle misure contro il caro energia. La conferma in merito è già arrivata da parte della leader di Fdi. Ma per far quadrare i conti ci saranno pure delle misure finalizzate a risparmiare delle risorse.

Al riguardo la misura che potrebbe essere presa di mira nell’immediato è il reddito di cittadinanza. Con delle revisioni delle regole tali da permettere di limitare la spesa. Come, per esempio, la proposta della Lega di sospendere l’erogazione del sussidio a chi può lavorare. E nello stesso tempo ha percepito il reddito di cittadinanza almeno per 18 mesi. Con un risparmio di risorse stimato in circa un miliardo di euro.

I costi delle bollette di luce e gas al centro della prossima Legge di Stabilità

Più il Governo italiano riuscirà a rastrellare delle risorse, e più incisivi, di conseguenza, saranno gli interventi contro il caro delle bollette energetiche. Ed al riguardo, oltre al reddito di cittadinanza, si vocifera in merito ad una possibile revisione dei Bonus edilizi.

In particolare, per calmierare i costi delle bollette di luce e gas, a carico di famiglie e imprese, potrebbe arrivare la sforbiciata sul Superbonus 110%. Che potrebbe scendere già a partire dal prossimo anno. Con una percentuale che, nello specifico, potrebbe essere abbassata dal 110% all’80%.

E questo anche perché, tra l’altro, servono pure risorse non indifferenti per la previdenza. Precisamente, non solo per prorogare le misure di pensionamento anticipato in essere, da Opzione Donna all’Ape Sociale, passando per la Quota 102. Ma anche per adeguare nel 2013 gli assegni INPS al carovita galoppante del corrente anno. Nel ricordare che ad ottobre l’inflazione in Italia è aumentata su base annua di quasi il 12%.

Nonostante il calo dei prezzi del gas, ecco perché la situazione è ancora critica

Sebbene i prezzi del gas siano scesi nelle ultime settimane, infatti, la situazione legata al caro energia resta ancora critica in Italia tanto per le famiglie quanto per le imprese. Al riguardo, per giovedì prossimo, si attende la decisione dell’ARERA per i nuovi prezzi del gas sul mercato tutelato.

Dopo che il meccanismo di revisione è passato da trimestrale a mensile. Mentre le famiglie nel mercato tutelato dell’elettricità devono ancora stringere i denti in quanto la revisione tariffaria applicata dall’1 ottobre scorso resterà in vigore fino al 31 dicembre del 2022.

A quanto ammonterà la Legge di Stabilità per il 2023?

Tra gli interventi urgenti contro il caro energia, e le cosiddette spese indifferibili, si stima che a bocce ferme la prossima manovra da mettere a punto partirà già da 20 miliardi di euro. Per poi salire anche fino al doppio tenendo conto che, tra l’altro, il premier Giorgia Meloni sarà chiamata pure ad accogliere le istanze degli alleati di Governo.

Ovverosia di Forza Italia e della Lega. Per esempio, il leader della Lega Matteo Salvini preme non solo per l’estensione della flat tax da 65.000 euro a 100.000 euro, ma anche per introdurre già dal 2023 un primo assaggio della Quota 41. Magari introducendo temporaneamente un vincolo legato all’età.

Così come in campagna elettorale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi aveva promesso di innalzare le pensioni a minimo 1.000 euro al mese per tredici mensilità. Ma per il momento, per problemi di coperture, si tratta di una misura che è palesemente di remota realizzazione. Quantomeno nel breve termine.

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