I 5 pensionati più ricchi di Italia sono questi e prendono assegni a 4 zeri

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Si parla moltissimo del fatto che i pensionati italiani sono poveri. Che la stragrande maggioranza percepisce pensioni dall’importo inferiore ai 1.000 euro. E che molti sono i pensionati che non arrivano a fine mese perché ricevono la pensione minima o l’assegno sociale. Ma guardare le pensioni solo da questo punto di vista potrebbe essere un errore. Perché l’Italia è anche il Paese delle pensioni d’oro, stellari e a 4 zeri che, oltre all’invidia scatenano anche una sana curiosità. Ecco chi sono i 5 pensionati più ricchi di Italia.

Dalla pensione minima alla pensione d’oro il passo non è breve

Un lavoratore che va in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi nella maggior parte dei casi percepisce una pensione minima. Ovvero 525 euro al mese. Perché un anno di lavoro con stipendio medio di 30.000 euro equivale a 40 euro di pensione lorda. Moltiplicando per i 20 anni di lavoro il risultato che si ottiene è davvero poco incoraggiante: 480 euro. Che nel migliore dei casi possono essere integrati al minimo. Per avere diritto ad una pensione più corposa è necessario o lavorare molti più anni o avere carriere che garantiscono retribuzioni molto più alte.

Ma a fare da contro altare alle pensioni bassissime ci sono quelle d’oro. E sono pagate dall’INPS. Si tratta di assegni che, in alcuni casi, superano anche i 50.000 euro al mese. E non stiamo parlando di politici o personaggi dello spettacolo. Ma si manager e dirigenti di grandi società che sono arrivati alla pensione con assegni che fanno invidia ai più.

I 5 pensionati più ricchi di Italia sono questi e prendono assegni a 4 zeri

Con 51.781 euro di pensione uno dei 5 pensionati più ricchi d’Italia è Mauro Gambaro. Si trova al terzo posto della graduatoria nazionale ed è stato direttore generale di Interbanca e dell’Inter Football Club. Nonostante sia pensionato e percepisca una pensione stellare è tutt’ora presidente del Consiglio di Amministrazione di Mittel Management.

Un altro “Paperone” delle pensioni italiane è Alberto De Petris. Anche lui con un assegno che supera i 51.000 euro ed ex Infostrada e ex Telecom. Poco più di 46.000 euro al mese, poi, li riceve anche Germano Fanelli. Dirigente, manager e imprenditore nel settore dell’elettronica e dei semiconduttori, riceve 1.540 euro di pensione al giorno. Cifra in molti casi più alta di quella che percepiscono mensilmente la maggior parte dei pensionati.

A Mario Cartasegna l’INPS eroga una pensione di 49.000 euro al mese. Si tratta di un ex dipendente del Comune di Perugia ed avvocato. A chiudere il quintetto troviamo Alberto Giordano con 42.245 euro di pensione al mese. Si tratta di un ex co-direttore di Capitalia.

E, giusto per curiosità Lamberto Dini, che ha riformato la previdenza italiana nel 1995, percepisce come ex Banca d’Italia, una pensione poco più alta di 31.000 euro al mese.

Lettura consigliata

L’INPS pagherà questa pensione a chi ha iniziato a lavorare da poco e ha uno stipendio che oscilla tra 1.300 e 1.500 euro

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