I 5 modi per anticipare la pensione con 20 anni di contributi

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Come fare per uscire prima dal mondo del lavoro? Ecco quali sono i 5 modi per anticipare la pensione con 20 anni di contributi. Vediamo quali sono le alternative che si offrono al contribuente.

Secondo quanto prevede l’attuale normativa in tema di pensioni di vecchiaia, è pensionabile il lavoratore che ha raggiunto il 67° anno di età. In questi casi, se sono presenti almeno 20 anni di contributi, l’INPS potrebbe concedere il diritto al collocamento in quiescenza. Cosa accade quando un lavoratore può certificare 20 anni di contributi prima dei 67 anni? Come funziona?

La scelta dell’isopensione per alcuni lavoratori

Tra i 5 modi per anticipare la pensione con 20 anni di contributi troviamo l’isopensione. Questa formula permette di anticipare il pensionamento in alcuni casi fino ad un massimo di 4 anni. Chi se ne avvale entro il 31 dicembre 2020 può anticipare l’uscita dal mondo lavorativo fino a 7 anni, con un’età minima di 60 anni. Grazie all’isopensione è possibile ottenere una indennità a sostegno del reddito. Questa formula non può essere utilizzabile da tutti ma occorrono dei requisiti specifici come si indica qui.

Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità

Questa soluzione riguarda i contribuenti con invalidità di almeno l’80%. In questi casi, se si possiedono 20 anni di contributi, si può ottenere la pensione a:

A) 61 anni e 12 mesi di finestra per gli uomini;

B) 56 anni e 12 mesi di finestra per le donne.

Questo tipo di pensione corrisponde ad un trattamento di vecchiaia e considera l’uscita anticipata in ragione dell’invalidità del richiedente.

Pensione anticipata grazie al calcolo contributivo

In questo caso, si segue quanto indica la Legge 335/1995, ossia la Riforma Dini sulle pensioni. Il lavoratore con almeno 20 anni di contributi versati dopo il 1° gennaio 1996, può seguire il calcolo contributivo per l’uscita dal mondo del lavoro. Questa forma di prepensionamento può ritenersi valida a partire dal 64° anno di età del lavoratore. Tale requisito, dal 2023, sarà di 64 anni e 3 mesi.

RITA: la rendita integrativa anticipata

Il quarto dei 5 modi per anticipare la pensione con 20 anni di contributi coinvolge RITA, cioè la rendita integrativa anticipata. In questo caso è necessario avere almeno 5 anni di contributi integrativi per accedere a tale forma di previdenza complementare. Il lavoratore può richiedere la liquidazione di RITA fino a 10 anni prima dalla data di maturazione della pensione di vecchiaia. Anche per RITA, è bene che il contribuente verifichi di possedere i requisiti necessari per inoltrare la richiesta.

La soluzione del contratto di espansione per chi lavora nelle grandi aziende

In ultima analisi, si può considerare il contratti di espansione per aziende il cui organico supera le mille unità. Tramite questo sistema si può andare in pensione anticipata fino a 5 anni prima rispetto ai requisiti di vecchiaia. Questo significa che, se sono presenti le condizioni, il lavoratore può collocarsi in quiescenza a dal 62° anno di età.

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