Grazie a questo trucchetto del tutto legale potremo recuperare i soldi della detrazione fiscale anche se paghiamo in contanti, cosa che altrimenti sarebbe impossibile

scontrino

Per godere della detrazione fiscale del 19%, la legge impone l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili. Tuttavia, ci si chiede se sia possibile ottenere il rimborso, nel caso di pagamento in contanti.

Ebbene, grazie a questo trucchetto del tutto legale potremo recuperare i soldi della detrazione fiscale anche se paghiamo in contanti, cosa che altrimenti sarebbe impossibile. Non si tratta, dunque, di un rimedio per aggirare la normativa ma in perfetta regola con la stessa.

Quando si può pagare in contanti

Si può, ad esempio, utilizzare denaro contante per il pagamento dell’affitto, del condominio, nonché dello stipendio di colf e badanti. Il tutto, purché l’importo non superi le soglie imposte dalla normativa sulla tracciabilità dei pagamenti.

Detto importo fino al 31 dicembre 2021 sarà di 2.000 euro per poi passare a 1.000 euro dal primo  gennaio 2022.

In particolare, per le spese mediche, i contanti possono essere usati per medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private. Si deve trattare, però, di prestazioni accreditate al SSN.

In ogni caso, per ottenere la detrazione del 19%, è necessario conservare lo scontrino fiscale. Su di esso bisogna far inserire il proprio codice fiscale. Per tutte le altre spese mediche detraibili, invece, bisogna pagare con mezzi tracciabili.

Grazie a questo trucchetto del tutto legale potremo recuperare i soldi della detrazione fiscale anche se paghiamo in contanti, cosa che altrimenti sarebbe impossibile

Per quanto semplice e banale, il trucchetto che indicheremo, consentirà di recuperare la detrazione fiscale anche dopo aver pagato in contanti. È necessario solo attivarsi prima di aver presentato la dichiarazione dei redditi.

La prima cosa da fare è contattare il venditore e spiegargli di aver commesso un errore nel pagamento. Pertanto, ne dovranno conseguire 2 passaggi necessari: restituzione dei soldi in contanti da parte di questi e rieffettuazione del pagamento con modalità tracciabili.

In questo modo, si annullerà la precedente operazione per darne origine ad un’altra tracciabile e quindi detraibile. Ciò attraverso un pagamento con bonifico, carta di credito o bancomat.

Inoltre, il fatto che siano stati già emessi scontrino o fattura non rappresenterà un ostacolo all’operazione. Del resto, il sistema è pienamente legale anche perché la stessa Agenzia delle Entrate lo ha reputato legittimo.

Approfondimento

Il decreto del Ministero del Lavoro del 15 maggio prevede un bonus aggiuntivo fino a 4.680 euro per i beneficiari del reddito di cittadinanza che iniziano un lavoro autonomo

Consigliati per te