Gli alleati di Mosca potrebbero presto iniziare a temere per la loro indipendenza

Russia

In questo panorama così fluido, gli eventi cambiano continuamente ed ora anche gli alleati di Mosca, in primis la Bielorussia, potrebbero presto iniziare a temere per un legame troppo stretto con un compagno potenzialmente troppo scomodo. In realtà a sollevare la questione non sono gli ormai rarissimi oppositori del capo di Stato bielorusso Alexander Lukashenko, quanto gli osservatori internazionali. Infatti la Russia ha dato il suo appoggio ad una serie di azioni repressive contro le manifestazioni di protesta nate dopo le ultime elezioni dell’agosto scorso.

Si è trattato, di fatto, di un debito che Lukashenko si trova a dover risarcire proprio in quest’occasione offrendo il territorio bielorusso come punto di appoggio per l’artiglieria russa. Ma questa scelta potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio visto che la popolazione è apertamente ostile alla guerra contro la vicina Ucraina. Quello tra Russia e Bielorussia è un legame non ufficiale che ha in realtà consolidato una fusione su più fronti tra i due Stati.

Gli alleati di Mosca potrebbero presto iniziare a temere per la loro indipendenza

Si moltiplicano, intanto, le indiscrezioni di stampa che vorrebbero un coinvolgimento sempre più ampio di Minsk nel conflitto. Il tutto mentre alcuni analisti ricordano che un’altra zona potrebbe presto essere teatro di nuove tensioni. Nello specifico, il riferimento è al mar Baltico attualmente sotto il controllo dell’Alleanza Atlantica. Un punto strategico che, però, potrebbe essere anche una provocazione agli occhi della Russia.

In tutto questo, come detto, la geografia delle alleanze è stata rivista più volte in queste ore. Tanto che, recentemente, anche alcuni Paesi che erano rimasti in disparte sono tornati alla ribalta nel grande scacchiere della geopolitica. Dopo l’Algeria, adesso è la volta del Mozambico ad essere sotto i riflettori. In effetti in questo frangente la vera mossa vincente è giocare d’anticipo. Infatti è stato proprio questo che ha permesso all’Italia di riuscire a sfruttare prezzi vantaggiosi per il gas algerino proprio quando la Nazione Nordafricana ha deciso di rivedere il suo listino prezzi. Nel frattempo la diplomazia tricolore gioca su più fronti ed ora è la volta, come detto, del Mozambico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è infatti volato a Maputo proprio mentre Mario Draghi si dirigeva in Turchia.

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