Fortunato chi possiede questa moneta da 5 lire che vale oltre 22.000 euro

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Riprendiamo la nostra rubrica dedicata alla numismatica e alle monete rare da collezione. Oggi, ritorneremo indietro nel tempo, in una delle epoche più buie del nostro Paese ma più interessanti dal punto di vista numismatico, ossia il ventennio fascista.

In quel periodo, infatti, furono emesse delle monete che oggi sono ricercatissime dai collezionisti di tutto il Mondo. Pensiamo, ad esempio, alle 100 lire “prova” coniate nel 1923, in occasione del primo anniversario della marcia su Roma, che potrebbe valere più di 73.000 euro.

Una moneta di prova che vale quanto un’automobile

Parlando sempre di monete di “prova” e “progetti”, in questo articolo analizzeremo un altro esemplare molto particolare, ossia le 5 lire coniate nel 1940.

Sul dritto troviamo, al centro, un busto elmato rivolto sinistra e contornato dalla scritta “VITT. EM. III. RE E IMP.”. In basso, appena al di sotto del busto e lungo il bordo, vi è inciso il nome dell’autore, ossia “G. ROMAGNOLI”.

Sul rovescio, invece, possiamo notare al centro un fascio littorio, simbolo del fascismo, affiancato sulla sinistra dallo stemma sabaudo coronato. Da ore 9 a ore 3, lungo il bordo, si estende la scritta “ITALIA”; mentre in basso vi è il valore nominale “L. 5”. Infine, sulla sinistra della lettera “L” troviamo l’anno di coniazione “1940”; mentre a destra del “5”, abbiamo l’anno dell’era fascista XVIII.

Per quanto riguarda le altre caratteristiche estetiche, ricordiamo che questa moneta ha un contorno liscio ed è completamente realizzata in nichelio. Inoltre, il diametro è di 33,2 mm ed il peso di circa 12,7 g. Tuttavia, nello stesso anno, si coniarono altre prove dello stesso esemplare, che si differenziano sostanzialmente per peso e per materiale.

Fortunato chi possiede questa moneta da 5 lire che vale oltre 22.000 euro

Come abbiamo appena anticipato, oltre alla moneta “progetto” descritta sopra, esistono altre varianti. Infatti, furono coniati alcuni esemplari in alluminio con un diametro di 33,4 mm ed un peso di appena 4 g; ed altre impronte su lamine di argento e piombo.

Ognuno di questi progetti ha un valore di mercato estremamente elevato, perché si tratta comunque di pezzi con rarità R4.

Il valore di mercato

Infatti, in alcune aste avvenute nel corso degli anni, queste monete hanno raggiunto dei prezzi veramente alti. Basti pensare che l’esemplare in nichelio, fu venduto nel 2017 per 13.420 euro e nel 2014 per ben 22.420 euro. È per questo motivo che è veramente fortunato chi possiede questa moneta da 5 lire.

Per quanto riguarda gli altri progetti, invece, abbiamo:

  • l’esemplare in alluminio venduto nel 2017 per 12.390 euro;
  • le impronte in argento vendute intorno ai 9.000 euro;
  • le impronte in piombo battute all’asta per 3.450 euro.

Lettura consigliata

Molti collezionisti pagherebbero fior di quattrini pur di ottenere questa rarissima moneta che vale più dell’oro

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