Fino a 3.900 euro di detrazione dall’Agenzia delle Entrate per chi ha figli studenti e presenta questa domanda

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Per molte famiglie sostenere le spese d’istruzione del proprio figlio non è sempre facile. Tuttavia, il mondo del lavoro oggi richiedere livelli di formazione talmente specifici ed avanzati, che molti scelgono percorsi piuttosto lunghi e complessi. Per ammortizzare l’esborso legato a tasse e oneri vari, è possibile sfruttare diverse tipologie di detrazione fiscale al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Ad alcune famiglie, infatti, arrivano fino a 3.900 euro di detrazione dall’Agenzia delle Entrate nella misura in cui si presenta il dettaglio di alcune spese. Vediamo di seguito di cosa si tratta e in che misura è possibile beneficiarne.

Quali agevolazioni per chi ha figli che studiano o non sono autonomi economicamente

Quando i figli decidono di intraprendere un percorso di formazione universitaria, spesso questa scelta comporta una serie di spese da affrontare. Dalle tasse universitarie, all’affitto di una stanza fino al sostentamento del figlio che si trasferisce in diversa città o regione per completare i suoi studi.

Al fine di ammortizzare il carico fiscale che grava su ciascuna famiglia, tuttavia, si offrono diverse soluzioni che comportano un risparmio a fine anno. Chi ad esempio paga l’affitto universitario, può richiedere un Bonus fiscale all’Agenzia delle Entrate fino a 2.633 euro annui. Le agevolazioni per chi ha figli che ancora non sono autonomi economicamente, non interessano solo la dimensione universitaria. Difatti, in un precedente approfondimento abbiamo ad esempio spiegato in quali casi chi ha figli non deve pagare l’IMU sulla casa. Restando nella dimensione formativa, arrivano delle importanti novità dal Ministero dell’Istruzione.

Fino a 3.900 euro di detrazione dall’Agenzia delle Entrate per chi ha figli studenti e presenta questa domanda

Coloro che hanno figli studenti iscritti a degli atenei privati per corsi di laurea o formazione post-laurea, possono beneficiare delle detrazioni IRPEF in differente misura. I nuovi importi sono stati resi noti in G.U. del 7 febbraio 2022 e interessano il periodo d’imposta 2021. Pertanto, chi si appresta a presentare la dichiarazione dei redditi 2022, potrà beneficiare dell’agevolazione prevista dall’art. 15, lett. e, comma 1, del TUIR.

I richiedenti possono ottenere una detrazione IRPEF del 19% su un tetto di spesa massimo che varia in relazione all’area disciplinare e alla collocazione dell’ateneo. La detrazione si applica alle tasse e ai contributi d’iscrizione che interessano l’anno 2021. Per i corsi dell’area medica, la detrazione spetta per una spesa massima di 2.900 euro per atenei privati del Sud e isole. Aumenta a 3.100 euro per atenei del Centro fino a raggiungere i 3.900 euro per atenei del Nord.

Nel caso dell’area sanitaria, la ripartizione va da un minimo di 2.700 euro di spesa al Sud fino a 3.900 euro di spesa al Nord. Altra differente detrazione per l’area scientifico-tecnologica a cui la detrazione IRPEF si calcola su 2.600, 2.900 o 3.700 euro in base all’area geografica. Infine, per l’area disciplinare umanistico-sociale spetta una detrazione che da Sud a Nord corrisponde a 2.500, 2.800 o 3.200 euro.

All’interno dell’Allegato 1 del suddetto decreto è possibile consultare la suddivisione dei corsi in base all’area geografica e la classificazione per settore disciplinare. Dunque, per gli iscritti ad atenei privati sarà possibile calcolare la detrazione spettante sulla base dei limiti di spesa introdotti.

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