Il costo degli affitti è alle stelle, specialmente nelle principali città come Milano, Roma e Bologna. A farne le spese sono soprattutto gli studenti fuori sede e i lavoratori che sono costretti a lasciare il proprio luogo di origine in cerca di una posizione professionale soddisfacente. Come se non bastasse, molti locatori preferiscono cedere la propria casa solo con affitti brevi, per ottenere guadagni più elevati nel breve termine. Non tutti, però, sanno che si possono detrarre le spese per il canone di locazione e risparmiare fino a 2.000 euro sull’IRPEF da versare. Basta compilare in maniera corretta il Modello 730/2025 o il Modello Redditi Persone Fisiche.
Come ottenere la detrazione IRPEF per l’affitto e risparmiare fino a 2.000 euro
I canoni di locazione per gli immobili adibiti ad abitazione principale possono essere portati in detrazione tramite l’annuale Dichiarazione dei Redditi, ai fini dell’ottenimento di un rimborso. La regola principale per la fruizione di tale agevolazione è che le spese siano state sostenute per l’affitto dell’immobile in cui il contribuente dimora abitualmente. L’ammontare spettante, inoltre, è determinato sulla base del reddito complessivo del nucleo familiare.
Se la detrazione è superiore all’imposta lorda (diminuita delle detrazioni per carichi di famiglia e delle altre agevolazioni fiscali riconosciute) viene riconosciuto un credito. Nel caso in cui, durante il 2024 (anno di riferimento per l’attuale dichiarazione dei redditi), il contribuente abbia cambiato più volte abitazione e abbia stipulato regolarmente diversi contratti di affitto, potrà ricevere più detrazioni. In particolare, i contratti che consentono il riconoscimento del rimborso IRPEF in Dichiarazione dei Redditi per le spese sostenute sono i seguenti:
- contratto per l’affitto di alloggi destinati all’abitazione principale;
- locazione di alloggi adibiti ad abitazione principale affittati con contratti in regime convenzionale (cedolare secca);
- contratti stipulati da giovani studenti fuori sede di età compresa tra i 20 e i 30 anni;
- contratti di locazione stipulati da lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per esigenze di lavoro.
Compilazione del Modello 730/2025 per il riconoscimento delle detrazioni per l’affitto: la procedura corretta
La fruizione del benefico fiscale è legata alla corretta compilazione della Dichiarazione dei Redditi. È necessario che il contribuente inserisca le informazioni relative al canone di affitto nel Quadro E, nel seguente modo:
- nella Colonna 1 (Tipologia), va inserito il codice relativo alla detrazione;
- nella Colonna 2 (n. giorni), vanno specificati il numero dei giorni nei quali l’immobile affittato è stato adibito ad abitazione principale;
- nella Colonna 3 (percentuale), va indicata la percentuale di detrazione a cui si ha diritto. Per esempio, due contribuenti conviventi ed entrambi intestatari del contratto di locazione per la propria abitazione principale devono specificare il valore “50”. Il contribuente unico intestatario del contratto di locazione, invece, deve indicare “100”.
Il rigo E72, infine, è dedicato ai lavoratori dipendenti che si sono trasferiti in un altro Comune per esigenze di lavoro nei tre anni antecedenti quello di imposta.