Finalmente la carta di identità elettronica al posto dello SPID

Spid

Si tratta di una novità pubblicata in Gazzetta Ufficiale pochi giorni fa.

L’Italia sta facendo dei passi avanti in merito all’identità digitale. Finora per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione era necessario lo SPID. Questo codice consente di verificare l’identità degli utenti e apre le porte della burocrazia online. Per richiedere le credenziali è necessario essere maggiorenni, possedere un indirizzo mail, un numero di cellulare ed i documenti di identità. Il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno inteso fare un passo avanti con il decreto dell’8 settembre.

Finalmente la carta di identità elettronica avrà funzioni potenziate

Fino ad oggi il codice univoco utilizzato per l’accesso ai servizi online era lo SPID. Questo nonostante l’art. 65 del codice dell’amministrazione digitale già prevedesse 3 modalità di identificazione, CIE, SPID e CNS.

L’attivazione dello SPID ha creato difficoltà per alcuni cittadini, specialmente i più anziani ed i meno avvezzi agli strumenti tecnologici.

Alcuni hanno già adottato la CIE come modalità di accesso ai servizi ma finora era necessario avere con sé materialmente la carta. Infatti per entrare nei portali INPS, Agenzia delle Entrate e tutte le altre amministrazioni la carta di identità deve essere riconosciuta tramite una App. Serve inoltre il sensore RFID/NFC a cui avvicinare il documento affinché venga autorizzato l’accesso. Questo sensore è disponibile anche sugli smartphone, ma la procedura potrebbe risultare macchinosa.

L’obiettivo di questo decreto è quello di semplificare l’accesso e quindi la fruizione dei servizi.

Chi ha la CIE deve fare lo SPID?

La carta di identità elettronica è già utile per richiedere agevolmente lo SPID. Infatti questo documento serve a convalidare il proprio SPID senza dover seguire procedure più complesse, talvolta accompagnate dal doversi recare personalmente presso un ufficio pubblico.

Oggi il 90% dei portali fornisce la possibilità di accedere anche attraverso carta di identità elettronica se materialmente posseduta. Tuttavia, fino a quando il procedimento di semplificazione non sarà concluso, non potremo essere certi che tutti i servizi vengano garantiti senza SPID.

L’obiettivo del Governo dovrebbe essere quello di creare una App che consenta l’accesso ai portali Agenzia delle Entrate, INPS, Comune ed ogni altra Pubblica Amministrazione. Con questa applicazione potremo semplicemente inserire un PIN abbinato alla nostra CIE ed usufruire comodamente da casa dei servizi online.

INPS, Agenzia delle Entrate e Comune tutto online anche per i minorenni

È una buona notizia sapere che finalmente la carta di identità elettronica basterà per sbrigare tutte le pratiche amministrative. Con semplicità e senza perdite di tempo potremo accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Per garantire la sicurezza degli utenti, nel decreto sono previsti 3 step di autenticazione. Il primo richiede soltanto nome utente e password, il secondo genera un codice temporaneo comunicato in tempo reale sullo smartphone. Il terzo livello si potrà raggiungere fornendo nome utente, password ed un codice certificato non temporaneo ottenibile con la lettura tramite NCF.

L’uso della CIE consentirà di accedere ai servizi online anche per i minori, naturalmente sotto il controllo dei genitori. Una volta perfezionato l’iter, la CIE consentirà anche di apporre la firma elettronica avanzata comodamente da casa.

PIN e PUK della carta di identità elettronica smarriti

I codici PIN e PUK forniti al momento dell’emissione della carta di identità dovranno essere custoditi ancor più gelosamente nel momento in cui il documento verrà potenziato. Nel caso si dovessero smarrire, ci si dovrà recare presso il proprio Comune per chiedere la ristampa fino a quando entrerà in funzione il “portale dell’identità del cittadino”. Quando il portale sarà operativo, anche questa operazione potrà essere effettuata da casa.

Nel 2021 le autenticazioni tramite SPID sono state 570 milioni, quelle con CIE soltanto 22 milioni. Con questa semplificazione delle modalità di accesso ci potrebbe essere una netta inversione di tendenza.

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