Evasione fiscale: cos’è la montagna del tax gap?

Partita Iva

Evasione fiscale: cos’è la montagna del tax gap? Tradotto letteralmente significherebbe “divario di tasse”. In termini pratici è l’espressione per indicare quanto gli italiani non pagano di tasse. Una cifra mostruosa. Secondo gli ultimi dati a disposizione del nostro Ufficio Studi, ben 109,7 miliardi di euro. Questo è quanto manca, annualmente, dalle casse dello Stato.

Forse non tutti sanno che, però, il tax gap è plurimo. Ne esistono ben tre tipi, in fatti. Primo, quando non viene presentata una dichiarazione dovuta, o non si fa in tempo. Secondo, quando quanto presentato in tempo è sottostimato. Terzo, quando la dichiarazione è presentata in tempo, ma non viene pagata nella sua interezza. Sia come sia, in tutti questi casi il dichiarante non paga tutto il dovuto. Volete quantificare il tax gap dell’evasione fiscale? Pensate che il PIL italiano nel 2019 è stato di 1.787,7 miliardi. Si tratta, quindi, del 6,14%. Una cifra che, ogni anno, manca dalla ricchezza nazionale. Una cifra non tassabile, su cui non vengono quindi pagati tributi. Per recuperare i quali vengono alzati altri tributi, che danneggiano tutti. Evasione fiscale: cos’è la montagna del tax gap?

Evasione fiscale: cos’è la montagna del tax gap?

E qual è il tributo più evaso di tutti? Avrete certamente indovinato. L’IVA. Ma non solo da noi. E’ così in tutta europa. E non è neanche strano, se ci si pensa bene. Infatti l’IVA è l’imposta più odiosa di tutte, poiché è trasversale, e la pagano tutti. Quindi, questo è il ragionamento, quando può essere evasa, viene non pagata prontamente. I dati della Commissione Europea ci dicono come sia la situazione nel Vecchio Continente. La cifra complessiva di tutte le nazioni della UE (esclusa Cipro) è di 161,4 miliardi di euro di IVA evasa. In rapporto al PIL dell’UE, è quasi l’1%. E se vi sembra poco, ricordatevi che è solo dell’IVA che stiamo parlando. Chi evade più IVA in Europa? Sul poco edificante podio ci sono Romania, Lituania e Malta. Sono più virtuose, invece, nazioni come Svezia, Lussemburgo e Finlandia.

Un ultimo dato, per farvi ulteriormente riflettere. La propensione a evadere, in Italia, è del 23,5%. Se si escludono i lavoratori dipendenti, il dato sale al 35%. E la sola IRPEF da lavoro autonome e impresa viene evasa addirittura per il 65%. Dati preoccupanti.

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