Esercenti possono rifiutare pagamento col POS sotto i 60 euro ma è falso che il cliente ci rimette

Pos

Aveva fatto discutere tanto l’obbligo per esercenti, negozianti e professionisti, di accettare obbligatoriamente il pagamento elettronico dai loro clienti. Le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici che questi commercianti avevano dovuto sostenere o mettere a bilancio sono finite sul banco degli imputati. Ma i Governi precedenti avevano tirato dritto, considerando di fatto un nemico dello Stato il contante. A tal punto che anche la soglia dell’uso del contante era stata drasticamente ridotta. Contante nemico dello Stato e amico degli evasori fiscali. Questo il principale motivo di queste decisioni che continuano ad essere cavalcate da stampa critica e siti anche specialistici che però si vede che vanno nella direzione imposta dal cosiddetto mainstream. A dire il vero però, le motivazioni che adesso spingono a contestare il semplice fatto che l’attuale Governo stia adottando politiche differenti, non sono certo le più virtuose.

Sale a 60 euro il limite a partire dal quale l’esercente deve accettare obbligatoriamente

Oltre a voler portare a 5.000 euro il tetto del contante, il Governo pare intenzionato a portare a 60 euro la soglia limite per i pagamenti con carte di credito e debito. In pratica un commerciante dovrebbe essere obbligato ad assecondare la richiesta di utilizzo del POS di un cliente che vuole pagare con carta, solo con una spesa più alta di 59 euro. E c’è chi sostiene che tale nuovo limite sia un favore ai commercianti ed una penalizzazione per i clienti. Fa sorridere una delle motivazioni più adottate. Per esempio il fatto che un cliente che si presenta in pizzeria a prendere delle pizze da asporto, senza contanti, dovrà recarsi al bancomat più vicino per il prelievo del contante. E se non è un bancomat del proprio istituto di credito, dovrebbe pagare una commissione sul prelievo. Oltre naturalmente a ritardare il ritiro delle pizze e mangiarle fredde.

Ecco quando gli esercenti possono rifiutare pagamento col POS

Purtroppo anche un provvedimento che dal punto di vista oggettivo sembra lecito, visto che parliamo di importi fino a 60 euro, finisce con l’essere duramente criticato. Nessuno considera che a conti fatti la commissione bancaria da versare su una transazione con il POS, anche se pagata dall’esercente, potrebbe tranquillamente essere un motivo di aumento del prezzo di un prodotto acquistato. Gli esercenti possono rifiutare pagamento col POS chiedendo il contante. Un argomento che è finito con l’essere oggetto di numerosi commenti social tra favorevoli e contrari.

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