Ecco quanto rendono oggi 15.000 euro alle Poste sul libretto o sui buoni fruttiferi postali fino a 3 anni

Ecco quanto rendono oggi 15.000 euro alle Poste sul libretto o sui buoni fruttiferi postali

Il risparmio postale attira da sempre migliaia di risparmiatori per tutta una serie di vantaggi. Il riferimento primo è sicuramente alla certezza del capitale, non solo a scadenza ma anche durante il periodo di maturazione.
Poi si apprezza la presenza di un rendimento fisso e già noto in partenza. Anzi, spesso esso è strutturato in crescendo (del tipo step-up) all’aumentare del periodo di possesso del titolo.

Tuttavia, l’emittente di continuo rinnova l’offerta sia sul lato degli strumenti sottoscrivibili che dei rendimenti. In particolare, ecco quanto rendono oggi 15.000 euro alle Poste sul libretto o sui buoni fruttiferi postali fino a 3 anni. Precisiamo solo che per semplicità di calcoli considereremo solo la ritenuta fiscale sugli interessi e non l’imposta di bollo lì dove eventualmente dovuta.

Le opzioni sul libretto di risparmio postale

Partiamo dal libretto postale e vediamo quanto renderebbe il capitale sulle due offerte Supersmart oggi disponibili.
Se si opta per la promo Supersmart a 180 giorni, il tasso di interesse annuo lordo a scadenza è dell’1,50%. In tal caso l’investimento dura solo 6 mesi e al termine del vincolo s’incassano 82,11 euro di interessi netti.
Molto più ricco, invece, il ritorno netto finale dell’offerta Premium 270 giorni. Qui il vincolo dura 9 e a scadenza si ha diritto a un interesse annuo lordo del 3%. Tuttavia, l’offerta è riservata solo per chi apporta nuova liquidità sul libretto Smart. A scadenza, il montante netto finale è composto dai 15mila di capitale di partenza più 246,33 euro di interessi netti.

Ecco quanto rendono oggi 15.000 euro alle Poste sul libretto o sui buoni fruttiferi postali fino a 3 anni

Passiamo adesso alle durate pari o superiori a 12 mesi, e quindi alle alternative oggi disponibili sui buoni fruttiferi. Se il periodo dell’investimento è compreso tra i 12 e 34 mesi, la soluzione ideale è il buono ordinario. Il titolo dura 20 anni ma riconosce gli interessi già dopo 1 anno dalla sottoscrizione e, successivamente, ad ogni bimestre. Ovviamente gli interessi arrivano sempre insieme al rimborso del titolo.
Il prodotto offre quindi ampia libertà di uscita dall’investimento (quasi) senza timore di compromettere gli interessi fino ad allora maturati. Nello specifico, il rendimento effettivo annuo lordo alla fine del anno e nel 2° anno è pari a 0,50%, mentre sale a 0,58% nel 3°.
Ad esempio il rimborso netto sarebbe di 15.098,60 dopo 18 mesi e di 15.148,15 euro dopo 26 mesi.

Il montante finale sulle durate a 3 anni

Molto più ricca di soluzioni finali si presenta invece la durata a 36 mesi. Partiamo anzitutto dal buono 3 anni Plus, il cui rendimento annuo lordo a scadenza è dell’1,50%. Tradotto, il montante netto finale sarebbe di 15.599,53 euro.
In alternativa abbiamo altre 3 potenziali soluzioni, vale a dire il buono rinnova (solo per chi rimborsa buoni scaduti), il buono 3X2 e il 3X4. Nei tre i casi si tratterebbe comunque di uscire alla prima finestra utile, cioè quella al termine del 3° anno per
non perdere gli interessi maturati. In tal caso i montanti finali dopo 36 mesi sarebbero pari a:

  • 15.803,35 euro nel caso del
    Lettura consigliata
    buono rinnova;
  • 15.498,36 euro se si tratta del buono 3X2;
  • 15.498,36 euro anche nel caso del titolo 3X4.

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