Ecco quando per colpa di un parente defunto si perdono per sempre il sussidio da 780 euro al mese e tutte le altre agevolazioni legate all’ISEE

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Basta poco per trasformare una buona notizia in una pessima. Ereditare dei soldi da un parente defunto, a meno che non siano tanti, non sempre è un buon affare. Ed anche ereditare una casa, può danneggiare l’erede. Sembra impossibile e invece è proprio quello che accade quando i lasciti ereditari fanno sforare determinate condizioni che prima del lascito erano utili a fruire di alcuni benefici che verrebbero perduti per sempre.

Ecco quando per colpa di un parente defunto si perdono per sempre il sussidio da 780 euro al mese e tutte le altre agevolazioni legate all’ISEE

Un soggetto che eredita un qualcosa da un parente deceduto dovrebbe essere contento del lascito. E invece capita spesso il contrario. Naturalmente ereditare cifre considerevoli in banca sarebbe un toccasana per tutti. Così come ereditare case o immobili di un certo valore di mercato. Ma è anche vero il contrario, perché spesso anche una piccola quota di una casa ereditata può nuocere.

Per esempio, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve prestare attenzione a non superare le soglie del patrimonio mobiliare ed immobiliare utili a percepire la misura. L’ISEE è determinante sempre per ottenere il reddito di cittadinanza. Proprio in base all’ISEE, l’INPS stabilisce il diritto al sussidio e la misura dello stesso. I requisiti per il reddito di cittadinanza sono chiari da questo punto di vista e spiegati sul sito ufficiale dedicato al sussidio. Tutto ciò che riguarda redditi e patrimoni del richiedente il sussidio incidono. L’ISEE deve essere in linea con quanto prevedono le normative, anche per calcolare l’importo del reddito di cittadinanza spettante. E gli immobili ereditati, anche se insieme ad altri eredi e quindi per piccole quote, vanno inseriti nell’ISEE come anche i soldi ereditati, anche in questo caso, pure se divisi con altri eredi.

Cosa succede se l’eredità fa superare i requisiti per determinate prestazioni

Il patrimonio immobiliare, cioè quello delle case e dei terreni, non deve superare i 30.000 euro. Questo è uno dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. Dal momento che la soglia deve essere considerata al netto della casa di abitazione, è evidente che basta anche una casa ereditata, per superare il limite. Prima di accettare l’eredità, soprattutto se il lascito è di una sola quota di proprietà, meglio verificare il tutto. Chi prende 780 euro al pese rischia di perdere il beneficio. Ecco quando per colpa di un parente defunto il reddito di cittadinanza può andare perduto per sempre. Ma lo stesso accade per i soldi in banca del defunto. Anche questi sono beni che passano agli eredi.

E spesso, senza dover presentare la dichiarazione di successione. Il patrimonio finanziario di chi richiede il reddito di cittadinanza deve essere inferiore a 6.000 euro. Evidente che se anche una piccola quota di un lascito ereditario fa superare questa cifra, si decade dal sussidio. Patrimonio immobiliare e mobiliare formano infatti ISP, cioè l’Indicatore della situazione patrimoniale che finisce con il far incrementare l’ISEE. E sempre per il reddito di cittadinanza non bisogna superare un ISEE di 9.360 euro. Ma si può perdere una parte di assegno unico che prevede un ISEE fino a 15.000 euro. O superare le soglie per lo sconto delle tasse universitarie. Si può perdere lo sconto sulle utenze domestiche, l’esenzione ticket sanitario e tanti altri bonus e agevolazioni.

Approfondimento

Perderà il reddito di cittadinanza il soggetto che deve presentare una nuova domanda entro il 31 maggio per tornare a ricevere fino a 780 euro

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