Ecco quando l’assegno ordinario di invalidità INPS si trasforma in pensione di vecchiaia

vecchiaia

Esistono dei casi in cui l’INPS trasforma l’assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia. Perché ciò sia possibile, devono sussistere alcuni requisiti che è bene conoscere per capire quando ci si può avvalere di tale diritto. In questa guida gli Esperti di Diritto e Fisco di ProiezionidiBorsa vi mostrano i casi e le condizioni. Ecco quando l’assegno ordinario di invalidità INPS si trasforma in pensione di vecchiaia.

Come funziona l’assegno ordinario di invalidità INPS

Il nostro attuale ordinamento previdenziale prevede alcune agevolazioni per i lavoratori del settore privato o pubblico con ridotte capacità lavorative. In particolare, quando queste limitazioni colpiscono anche la capacità di guadagno del lavoratore, è possibile ottenere l’assegno ordinario di invalidità. Questo è quanto regolamenta la Legge n. 222, art. 1, comma 1, del 12 giugno 1984. Quando questa forma di sussidio diventa permanente, è possibile che si trasformi in pensione di vecchiaia al raggiungimento dei requisiti che prevede la legge.

Ecco quando l’assegno ordinario di invalidità INPS si trasforma in pensione di vecchiaia

Secondo quanto prevede la Legge 214/2011, meglio conosciuta come Legge Monti-Fornero, tale trasformazione avviene d’ufficio solitamente. È importante considerare che l’INPS provvede al cambio quando il beneficiario dell’assegno raggiunge i requisiti anagrafici e contributivi che contempla la legge in questione. Questo traguardo è molto importante perché, quando si concede tale trasformazione, questa non è più revocabile. Ciò significa che il beneficiario non correrà più il rischio di revoca dell’assegno anche se dovesse venir meno il requisito sanitario. In generale, la trasformazione scatta automaticamente e non occorre presentare ulteriore domanda all’INPS. È direttamente l’Istituto previdenziale che, al compimento dell’età pensionabile, verifica la presenza del requisito contributivo ed agisce di conseguenza.

I principali vantaggi

I principali vantaggi che comporta tale trasformazione sono sostanzialmente due. Il primo prevede che il contribuente possa cumulare la pensione con altri eventuali redditi da lavoro dipendente o autonomo. Attenzione però alla eventuale decurtazione sugli importi. In secondo istanza, se l’assegno che si trasforma in pensione di vecchiaia diventa reversibile ai superstiti. Ecco quando l’assegno ordinario di invalidità INPS si trasforma in pensione di vecchiaia e quali vantaggi comporta.

Per chi volesse sapere se anche la pensione di invalidità civile è reversibile, può consultare l’approfondimento qui.

Consigliati per te