Ecco cosa può succedere quando non si hanno più soldi sul proprio conto corrente bancario o postale

conto corrente

Con il denaro che non basta mai per arrivare alla fine del mese, i conti correnti bancari e postali di tante famiglie italiane rischiano di andare in rosso. Tra bassi stipendi e pensioni da poche centinaia di euro al mese e anche a causa dei rincari che stanno mettendo sotto pressione il potere d’acquisto e quindi il tenore di vita delle famiglie.

Di conseguenza, fino a quando sul conto ci sono i soldi va tutto bene per il correntista e anche per la banca. Quando, però, il saldo è sul filo dello zero possono iniziare a sorgere non pochi problemi. A partire dal fatto che, nella maggioranza dei casi, andare in rosso sul conto corrente comporta sempre l’addebito di ulteriori spese anche rilevanti.

Dato che in tal caso l’istituto di credito applicherà le penali sullo scoperto. Vediamo, allora, per il proprio conto corrente bancario o postale, di fornire alcuni consigli utili quando il saldo è vicino allo zero.

Ecco cosa può succedere quando non si hanno più soldi sul proprio conto corrente bancario o postale

Nel dettaglio, il rischio sul conto corrente senza soldi scatta quando al rapporto bancario sono collegati degli addebiti ricorrenti. Per esempio, la rata del mutuo o quella di un prestito contratto magari per comprare la nuova auto. In tal caso la banca, non essendoci provvista sufficiente, non addebiterà i pagamenti ricorrenti. Quindi, scatterà l’impagato e, alla lunga, si rischierà prima la morosità e poi l’insolvenza.

Inoltre, il conto corrente bancario o postale senza soldi può andare in rosso anche senza che siano presenti addebiti ricorrenti legati a mutui o prestiti. Per esempio, se il conto prevede il pagamento di un canone mensile, allora questo inesorabilmente andrà in rosso. Quindi, anche se magari si tratta di pochi euro, è meglio coprire il rosso nel più breve tempo possibile.

Se resta in rosso per molto tempo

Di solito, per scoperti temporanei, la banca non intraprende nessuna azione. In genere, non contatta nemmeno il cliente per coprire il saldo negativo. Tutto cambia, invece, quando la scopertura sul conto corrente è crescente per importo e prolungata nel tempo. In tal caso, infatti, la banca potrà procedere inviando al correntista una lettera di diffida. Poi, ai sensi di Legge, potrà adire pure alle vie legali per l’esecuzione forzata del recupero del credito.

Ecco, dunque, cosa può succedere quando non si hanno più soldi sul proprio conto corrente

Lettura consigliata

Come sbloccare legalmente un conto corrente bancario o postale pignorato presso terzi e i consigli per evitare l’esecuzione forzata

Consigliati per te