Ecco chi è obbligato a pagare l’imposta di successione in base a questi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

tassa di successione

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti su chi siano i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione. Lo ha fatto con risposta n. 296 del 2022, con la quale si è conformata a quanto già espresso dalla Corte di Cassazione. Ebbene, con tale chiarimento ha precisato che l’obbligo di presentazione della dichiarazione incombe sui soggetti chiamati all’eredità. Tali sono:

  • i chiamati all’eredità;
  • i legatari;
  • i loro rappresentanti legali;
  • gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente;
  • gli amministratori dell’eredità;
  • i curatori dell’eredità giacente;
  • gli esecutori testamentari.

Ciò, fino al momento della loro rinuncia, da effettuarsi nei termini di legge. Costoro sono esonerati se, non essendo nel possesso di beni ereditari, hanno chiesto la nomina di un curatore, rinunciando all’eredità. Ciò chiarito, soffermiamoci su cosa ha dedotto la Corte di Cassazione sulla questione.

Cosa ha chiarito l’Agenzia delle Entrate rifacendosi alla sentenza della Cassazione

Come indicato, l’Agenzia delle Entrate si è rifatta ad una recente sentenza della Corte di Cassazione, ossia la n. 11832 del 2022. Ha chiarito che sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione i soggetti chiamati all’eredità, almeno fino al momento della rinuncia. Questo aspetto rileverebbe ai fini dell’individuazione dei soggetti obbligati a pagare l’imposta di successione. Quest’ultima, in particolare, ricadrebbe sui soggetti elencati, ad eccezione dei legatari, salvo che ricorra la rinuncia, che produce efficacia retroattiva. Essa, quindi, travolge anche l’onere collegato all’accettazione. Di conseguenza, coloro che rinunciano all’eredità non sono neppure tenuti a pagare l’imposta di successione.

In definitiva, ecco chi è obbligato a pagare l’imposta di successione: i soggetti elencati nel primo paragrafo, che, però, non esercitino il diritto alla rinuncia. Questo perché, per effetto della rinuncia, vengono meno:

  • l’obbligo di effettuare la dichiarazione di successione;
  • la responsabilità solidale dei chiamati all’eredità;
  • l’obbligo di pagare l’imposta di successione.

Ecco chi è obbligato a pagare l’imposta di successione in base a questi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione. Se più soggetti sono obbligati alla stessa dichiarazione, questa non si considera omessa, se presentata da uno solo. Quanto all’obbligo di versamento dell’imposta, il Testo Unico sulle Successioni dispone che gli eredi siano obbligati solidalmente al pagamento dell’imposta, per loro stessi e per i legatari. Ancora, che il coerede, che abbia accettato l’eredità con beneficio d’inventario, sia obbligato solidalmente al pagamento, nel limite del valore della propria quota ereditaria, Ed infine che, fino a quando l’eredità non sia stata accettata, i chiamati all’eredità e gli altri soggetti obbligati rispondano solidalmente dell’imposta. Il tutto, eccetto i legatari e nei limiti del valore dei beni ereditari, rispettivamente posseduti.

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