Cosa sta accadendo alle azioni Intesa Sanpaolo?

INTESA SANPAOLO

Un rialzo settimanale così importante (superiore all’8%) sul titolo Intesa Sanpaolo si era verificato una sola volta nel corso del 2022. Il pattern di quattro settimane consecutive, poi, non si vedeva da oltre un anno. Anche il rialzo giornaliero registrato al termine della seduta del 4 novembre è abbastanza raro su un titolo a così grande capitalizzazione come Intesa Sanpaolo. Basti pensare che nel corso del 2022 è stato registrato solo 5 volte, ma in tre occasioni è accaduto in concomitanza con la ripartenza dei mercati, dopo il minimo seguito allo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina. Nel 2021, invece, un rialzo giornaliero così importante non è mai stato registrato.

Vista l’eccezionalità del movimento giornaliero e settimanale, cosa sta accadendo alle azioni Intesa Sanpaolo?

Prima di rispondere a questa domanda dal punto di vista grafico per il medio/lungo periodo (lo scenario di breve è stato delineato nei giorni scorsi) ricordiamo i punti salienti relativi alla valutazione del titolo sulla base dell’analisi fondamentale.

Qualunque sia l’indicatore utilizzato, un’analisi fatta attraverso i multipli di mercato restituisce un titolo sottovalutato fino a un massimo del 50%. Se, invece, si considera il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, le azioni Intesa Sanpaolo sono sopravvalutate di oltre il 40%.

Per i 23 analisti che coprono il titolo il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 20%.

Per concludere, uno storico punto di forza di Intesa Sanpaolo è il rendimento del dividendo, che allo stato attuale è superiore all’8%.

Cosa sta accadendo alle azioni Intesa Sanpaolo? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 4 novembre a 2,0650 euro, in rialzo del 4,84% rispetto alla seduta precedente.

La chiusura settimanale ha letteralmente demolito la resistenza in area 1,914 euro (I obiettivo di prezzo). Aumentano, quindi, le probabilità che le quotazioni possano spingersi verso area 2,193 euro (II obiettivo di prezzo) prima, e area 2,47 euro (III obiettivo di prezzo), poi. Potenzialmente, quindi, il titolo potrebbe crescere del 20/25% nelle prossime settimane.

Solo una chiusura settimanale inferiore a 1,914 euro potrebbe spingere il titolo verso nuovi minimi annuali.

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