Cosa spetta a chi è già andato in pensione con il rinnovo del contratto scuola?

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Il comparto scuola, ormai, aspettava il rinnovo del contratto dal 2019. Dalla fine del 2018, infatti, questo comparto sta lavorando in vacanza di contratto ed in attesa di un suo rinnovo. Aumenti promessi e mai arrivati negli ultimi anni. Attesi da chi lavora ma anche da chi, nel frattempo, è andato in pensione. Il nuovo contratto si applica a tutto il personale assunto sia a tempo determinato che a tempo indeterminato e porterà degli interessanti aumenti di stipendio. Ma cosa spetta a chi è già andato in pensione in attesa del rinnovo?

A chi spettano gli aumenti previsti dal contratto?

Gli aumenti contrattuali spettano a chiunque abbia prestato servizio nel periodo di vacanza contrattuale. Anche, quindi, a chi ha prestato servizio con contratto a tempo determinato solo per un determinato periodo. E gli arretrati riguardano il lasso di tempo che va dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.

A differenza di quello che molti si aspettavano, però, gli arretrati non saranno presenti sul cedolino di dicembre. Sarà, infatti emesso un cedolino apposito probabilmente prima delle festività Natalizie. Da quello che emerge, in ogni caso il pagamento delle somme dovute dovrebbe arrivare intorno al 15 dicembre.

A quanto ammontano gli arretrati spettanti?

Per i docenti si parla di arretrati che possono variare dai 1.500 euro per le scuole dell’infanzia e le primarie, per arrivare fino a 2.400 euro. Questo per insegnanti di scuole secondarie con molti anni di servizio.

Importante da sottolineare che per avere gli arretrati degli aumenti non sarà necessario presentare nessuna domanda. L’emissione delle somme spettanti, come detto, avverrà in maniera automatica direttamente dalla Ragioneria di Stato. Con emissione speciale nel mese di dicembre.

Cosa spetta a chi è già andato in pensione prima del rinnovo del contratto?

Gli aumenti riguarderanno anche il personale della scuola che ha cessato il servizio tra il 1 gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2021. Anche per chi è andato in pensione durante la vacanza contrattuale, infatti, spetta il riconoscimento delle somme maturate a titolo di arretrati. Il rinnovo del contratto, infatti ha effetto retroattivo per tutti coloro che erano in servizio nel periodo di valenza del rinnovo.

Ma per i pensionati il beneficio non finisce qui. L’aumento genera, infatti, anche una contribuzione più alta che si sarebbe dovuta versare e questo ha un effetto anche sulla pensione che si sta percependo.

La pensione, infatti, per effetto di questa nuova contribuzione sarà ricalcolata e al pensionato saranno corrisposti anche gli arretrati della differenza spettante dal momento della liquidazione della stessa. Ma se per ricevere gli arretrati dello stipendio non si dovrà attendere molto. Per il ricalcolo della pensione potrebbe volerci anche molto tempo. Si consiglia, quindi, di armarsi di pazienza.

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