Contributi a fondo perduto a partire da 1.000 euro a commercianti dell’Umbria

imprese

Sul Bollettino Ufficiale n. 59 dell’11 ottobre della Regione Umbria è apparso il bando sui ristori a fondo perduto (CFP) agli operatori del commercio. Tra essi troviamo i venditori al dettaglio di oggetti da regalo e per fumatori, oggetti di artigianato o di bomboniere, arredi sacri e articoli religiosi, etc.

I destinatari delle risorse sono divisi in 4 Tipologie, al cui interno troviamo i rispettivi codici ATECO. Si parte dalle imprese con attività prevalente (come da visura camerale) rientra nei codici 47.78.31, 47.78.32, 47.78.33, 47.78.34, 47.78.35 e 47.78.36. Poi quelle della ristorazione con codice ATECO 56.10.11 e quelle site nei centri storici con codice 56.10.11. Infine quelle che svolgono attività artistiche site nei centri storici e iscritte all’Albo delle imprese artigiane della locale CCIAA.

Ora, per essi la Regione ha previsto contributi a fondo perduto a partire da 1.000 euro a commercianti in possesso dei requisiti che adesso illustreremo.

Quali sono i requisiti per avere diritto ai nuovi contributi a fondo perduto

Sintetizziamo i requisiti necessari per poter accedere ai ristori di questa Regione del centro Italia. In pratica occorre:

  • avere la propria sede operativa o unità locale in Umbria. Nei casi specifici, essere site nei centri storici dei Comuni della Regione;
  • risultare imprese regolarmente iscritte nel registro delle imprese dell’Ente camerale competente per il proprio territorio;
  • essere attive e operative, ossia non risultare in liquidazione, fallimento, sottoposte ad accordi stragiudiziali né a piani asservati, etc.;
  • essere in regola con le Leggi antimafia;
  • essere in regola (DURC) con il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Più in generale, non avere problemi con le disposizioni di Legge in tema fiscale, previdenziale e diritti dei lavoratori;
  • aver subito nel 2020 una perdita di fatturato (come da bilancio approvato) pari almeno al 15% rispetto a quello del 2019. Invece per le imprese con sede nei Comuni interessati dal terremoto del 2016 si prende a riferimento il calo di fatturato del 2020 rispetto a quello del 2015;
  • non risultare già beneficiarie di aiuti ma non restituiti in quanto dichiarati illegali o incompatibili dalla CE.

Quali sono i nuovi contributi a fondo perduto a partire da 1.000 euro a commercianti della Regione Umbria

Le risorse stanziate sono pari a 4,34 milioni di euro, ripartite tra le 4 Tipologie di imprese.

L’entità del ristoro, invece, è calcolato per ogni singola Tipologia di imprese così come dettagliato al successivo art. 6. Ossia si calcola il totale delle perdite di fatturato complessivo dei singoli beneficiari ammissibili. Poi si calcola il peso della perdita di fatturato del singolo sul totale di cui in precedenza. Infine si stabilisce l’importo da corrispondere, moltiplicando il peso della perdita del singolo per il totale delle risorse assegnate alle 4 Tipologie.

I CFP sono erogati su domanda dell’impresa beneficiaria. I ristori non possono essere inferiori a 1.000 euro e non possono eccedere l’importo della perdita di fatturato subita. Ovviamente nel caso di imprese con altre sedi extra-Umbria il riferimento è alle sole perdite di fatturato subite dalle imprese site sul suolo regionale.

Le domande andranno compilate e corredate di tutta la documentazione indicata nel testo ufficiale. Quanto ai termini, infine, la compilazione e l’invio dell’istanza dovrà avvenire entro le ore 12.00 del 21 novembre.

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