Come spendere i soldi in nero senza il rischio di controlli fiscali

soldi

Chiunque saprebbe spendere soldi in nero, ma richiede abilità usare i contanti non dichiarati senza correre il rischio di controlli fiscali. Non tutti i lavoratori ricevono la retribuzione mensile secondo modalità di pagamento tracciabili che consentirebbero l’accredito bancario o postale. Ciò accade perché spesso l’importo della busta paga non coincide con quello che il datore di lavoro realmente corrisponde ai propri dipendenti. Questa è una triste realtà e per molti casi in Italia come dimostrano recenti indagini. 

La soluzione più adottata per consumare i contanti non dichiarati prevede l’utilizzo degli stessi nelle piccole spese quotidiane. Il pagamento alla cassa di un supermercato o in un negozio di abbigliamento o di scarpe. L’acquisto di un cellulare, di biglietti per concerti ed eventi, di oggetti preziosi, la riparazione dell’auto o della moto, il rifornimento di gasolio. Ma anche il pagamento di piccoli lavori di manutenzione, di abbonamenti annuali a palestre e piscine come anche consumazioni a bar, pizzerie e ristoranti.

Del resto, il problema di come spendere i soldi in nero senza il rischio di controlli fiscali sorge quando non si può dichiarare il reddito percepito. O ancora quando sarebbe problematico dimostrare la provenienza della moneta liquida di cui si è in possesso. Tuttavia anche il lavoratore autonomo che riceve compensi in contanti per le proprie prestazioni d’opera deve muoversi con cautela per evitare accertamenti.

Come spendere i soldi in nero senza il rischio di controlli fiscali

L’evasione fiscale va severamente condannata in quanto blocca per molti versi la nostra economia e si assiste ad una disparità fra contribuenti  in quanto alcuni dichiarano molto meno di quanto guadagnano con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Prendendo spunto da queste situazioni, analizziamo pertanto le spese che si possono affrontare pagando con i contanti in nero entro i limiti consentiti dalle più recenti disposizioni della normativa fiscale. Nel precedente articolo  abbiamo suggerito come impiegare la liquidità entro i confini della legalità. Adesso dobbiamo valutare invece quali accorgimenti utilizzare per effettuare pagamenti con i soldi non dichiarati che già di per sé innescano l’evasione fiscale.

La via più facile da percorrere prevede l’acquisto di oggetti o servizi per i quali è prevista la sola emissione dello scontrino. Ciò perché quest’ultimo non ha la stessa valenza della fattura fiscale poiché non riporta i dati di chi paga e garantisce anonimato.

Altro modo per liberarsi di contanti in nero consiste nel consegnarli a persone di fiducia che a loro volta emetteranno un bonifico a vostro favore. In alternativa, potreste sempre ricorrere alla cassetta di sicurezza in banca per assicurarvi dei depositi in sicurezza. L’Agenzia delle Entrate potrebbe sapere dell’esistenza di una cassetta di sicurezza a vostro nome, ma non può indagare sul contenuto della stessa.

Consigliati per te