Come recuperare il mese di fermo previsto dal reddito di cittadinanza 2021 per ulteriori 18 mesi senza perdere niente? 

reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza crea ancora molti dubbi e soprattutto nel 2021 cono molti i contribuenti che hanno terminato il primo ciclo di 18 mesi e possono fare domanda di rinnovo. Un Lettore ha chiesto agli Esperti di ProiezionidiBorsa come recuperare il mese di fermo previsto dal reddito di cittadinanza 2021 per ulteriori 18 mesi senza perdere niente? In effetti, tra la scadenza dei primi 18 mesi e il rinnovo, il contribuente ha un mese di sospensione da utilizzare per preparare la pratica. Andiamo per ordine e controlliamo cosa è possibile fare.

Come recuperare il mese di fermo previsto dal reddito di cittadinanza 2021 per ulteriori 18 mesi senza perdere niente?

Il contribuente che ha terminato i 18 mesi di erogazione del reddito di cittadinanza può presentare una nuova domanda. In effetti, non si tratta di un rinnovo ma della presentazione di una nuova richiesta. Il contribuente deve rifare l’ISEE aggiornato e rientrare nei requisiti richiesti dalla normativa.

La nuova domanda potrà essere presentata nel mese successivo a quello dell’ultimo accredito pervenuto del RdC. Quindi, solo quando la domanda risulterà terminata si potrà beneficiare del nuovo reddito di cittadinanza. Ad esempio, se la diciottesima mensilità è ad aprile, la nuova domanda si potrà presentare a maggio e dal 15 giugno si può ricominciare a percepire il sussidio del RdC.

ISEE aggiornato

Per presentare una nuova domanda è necessario aggiornare l’ISEE. Inoltre, se sono subentrate delle variazioni della situazione occupazionale del nucleo familiare  previsto nell’ISEE, è consigliato elaborare l’ISEE corrente.

In riferimento alla domanda posta dal Lettore, il mese di sospensione del reddito di cittadinanza non è recuperabile. Si tratta di un mese di transito in cui il contribuente non percepisce nessun sussidio. Ma ha il tempo per presentare una nuova domanda se rispetta i requisiti richiesti.

Il versamento della nuova domanda, dopo i diciotto mesi, sarà accreditato sulla carta già in possesso del contribuente. Quindi, è importante non disfarsene perché sarà utile per ulteriore diciotto mesi.

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