Come reagire se il datore di lavoro non paga gli assegni familiari

assegni familiari

Il lavoratore dipendente con figli a carico fa domanda per ricevere gli assegni familiari. Poi, però, non vede la somma accreditata in busta paga. Come deve reagire quel dipendente se il datore di lavoro non paga gli assegni familiari?

Intanto nessun dubbio sul fatto che il comportamento del datore di lavoro sia del tutto illegittimo. Infatti gli assegni familiari sono a carico dell’INPS. Il datore di lavoro si limita a versarli a favore del dipendente, ma sono somme di provenienza pubblica. Quindi, se il datore di lavoro non accredita quelle somme al dipendente, commette un illecito.

A carico del datore di lavoro inadempiente sono previste severe sanzioni. Sanzioni che diventano più gravi se la condotta è ripetuta nel tempo. O se riguarda un insieme di lavoratori.

Perché il comportamento del datore di lavoro rappresenta un grave illecito?

Come reagire se il datore di lavoro non paga gli assegni familiari

Perché l’INPS accetta la domanda di assegni familiari presentata dal datore di lavoro e il datore accredita la somma sulla busta paga del lavoratore. Successivamente, il datore recupera l’importo compensandolo con contributi che deve pagare all’INPS. Ecco perché l’illecito è particolarmente grave, perché si configura una truffa ai danni dell’INPS.

Il lavoratore che voglia tutelarsi deve fare denuncia all’Ispettorato del Lavoro. Il datore di lavoro subirà una sanzione che varia da 500 a 5.000 euro. Se però la violazione riguarda più di cinque lavoratori il massimo della sanzione può arrivare a 9mila euro. Se il gruppo dei lavoratori ammonta a dieci la sanzione può raggiungere i 15mila euro.

Come già detto, il datore di lavoro può cercare di truffare l’INPS portando in detrazione anche gli assegni familiari che non abbia in realtà pagato al dipendente. In questo caso il datore dovrà anche rimborsare all’INPS quanto indebitamente detratto.

Il lavoratore può anche tutelarsi in altro modo. Può rivolgere azione contro l’INPS per chiedere il materiale pagamento degli assegni che non abbia ricevuto dal datore di lavoro.

Gli assegni familiari si prescrivono in cinque anni. Il termine comincia a decorrere dal mese successivo a quello in cui il diritto matura. Si raccomanda ai lavoratori di tenere bene sotto controllo le scadenze per non perdere nemmeno un mese di assegni familiari.

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