Come fare per non ereditare i debiti dei genitori

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A volte l’eredità che spetta ad un figlio non è propriamente desiderata. Soprattutto se il lascito corrisponde ad una montagna di debiti che i genitori non hanno potuto estinguere in vita. Gli Esperti di ProiezionidiBorsa vi spiegano in questa guida come fare per non ereditare i debiti dei genitori e quali soluzioni scegliere.

Quando è possibile evitare una eredità scomoda?

Quando si verificano situazioni in cui le obbligazioni del padre e della madre ricadono sui figli, questi sono obbligati al pagamento? Ebbene, quando si procede all’atto di successione, il futuro erede deve sapere che si ereditano tanto i crediti quanto i debiti. Tuttavia, ci preme informare i nostri Lettori che coloro che ereditano dei debiti non sempre devono pagarli. Esistono infatti dei casi di illegittimità di richiesta del debito nei riguardi degli gli eredi come si può vedere qui. Per il resto, i debiti passano in eredità e si distribuiscono tra i legittimi eredi o tra i familiari che sono inclusi nel testamento.

Questo significa che le obbligazioni del genitore non ricadono esclusivamente sui figli, ma possono coinvolgere anche il coniuge in vita o altri familiari. Un caso d’eccezione si configura nel legatario, ossia colui che riceve dal testatore solo uno i più beni specifici. Questo soggetto, è l’unico che non si include nella distribuzione dei debiti del defunto. Come fare per non ereditare i debiti dei genitori dunque? Malgrado le condizioni che vi abbiamo illustrato, è possibile liberarsi di tali pendenze seguendo alcune soluzioni che la giurisprudenza pone.

Come fare per non ereditare i debiti dei genitori

Al fine di evitare di prendere in eredità dei debiti, gli eredi possono operare una di queste due azioni: rinunciare all’eredità o accettare l’eredità con beneficio di inventario.

Nel caso della rinuncia, l’erede fa cessare gli effetti della delazione che segue l’atto di successione. Ponendo una vera e propria rinuncia all’eredità, i possibili creditori non potranno operare delle azioni di riscossione nei suoi riguardi. In alcuni casi, sono i creditori stessi che possono impugnare la rinuncia se questa pregiudica le loro ragioni. In tali occasioni i creditori hanno 5 anni di tempo per ricevere l’autorizzazione del giudice ad accettare l’eredità e rivalersi su di essa.

Se, invece, gli eredi scelgono la via dell’accettazione con beneficio di inventario, lo scenario cambia. Questo atto prevede che non si confondano i beni patrimoniali dell’erede con quelli che ha acquisito in eredità dal defunto. Pertanto, in questi casi le rivalse economiche dei creditori potranno solo intaccare il patrimonio ereditato e non quello personale dell’erede. Seguendo una di queste due strade, è possibile evitare di prendere in eredità i debiti del genitore.

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