Come fare business col web nel mondo: una proposta per il progetto di ricostruzione

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In momenti eccezionali occorrono azioni eccezionali. Per queste spesso non servono quantità di denaro in misura eccezionale, ma solo idee eccezionali. Sono queste che servono per la Fase 3, quella della ricostruzione, che però non sembra per ora essere presa in considerazione. Da parte del Governo non si sente parlare di progetto di ricostruzione, di strategie per ricreare una nuova economia. In compenso non mancano le idee di privati, imprenditori, analisti, economisti per la rinascita dell’Italia.

Una piattaforma online per aiutare i business in difficoltà

Una idea molto interessante, pensata per la Fase 3, quella della ricostruzione, l’ha avuta Lorenzo Zurino, fondatore della piattaforma Made in Italy Family. A che serve questa piattaforma? Ad aiutare imprenditori, commercianti e professionisti in difficoltà. Questi possono accedere alla piattaforma, la quale riporta una serie di video testimonianze di professionisti del settore.

In questi video l’imprenditore può ricavare suggerimenti, consigli e link a risorse che possono essere utili per creare nuovo business. E se ciò non bastasse, attraverso il sito si può chiedere un contatto diretto con i professionisti che aderiscono all’iniziativa di Made in Italy Family.

Si accede alla piattaforma attraverso il link.

Come fare business col web nel mondo: una proposta per il progetto di ricostruzione

Partendo dall’idea, interessante e utilissima, di Lorenzo Zurino, vorremo anche noi lanciare una proposta al Governo. Una idea semplice da realizzare, a costi molto limitati, ma che potrebbe avere un forte impatto economico.

L’idea parte dalla convinzione che ad un affamato sia meglio insegnare a pescare piuttosto che dare un pesce. La crisi metterà in ginocchio migliaia di professionisti, commercianti, piccoli imprenditori. I denari che gli si potranno elargire saranno solo una boccata di ossigeno. Un pesce, appunto. E se invece gli si offrisse la possibilità di pescare nel grande mercato del mondo?

Si potrebbe creare una grande piattaforma nazionale, made in Italy, un marketplace. Un mercato virtuale su cui commercianti, professionisti, imprenditori potrebbero accedere per proporre i propri prodotti e servizi online. Un offerta urbi et orbi, per arrivare a clienti vicini e a chi sta dall’altra parte del mondo.

Servirebbero 3 cose.

  1. Investimenti massicci sulla rete digitale. Portare internet ad alta velocità ovunque in Italia.
  2. La creazione di una piattaforma nazionale di e-commerce, tipo Ebay o Amazon, dove chiunque possa aprire un negozio virtuale a costi accessibili (pochi decine di euro mese). Dove vendere prodotti ma proporre anche la vendita di servizi.
  3. Insegnare a pescare. Corsi online per insegnare come utilizzare la piattaforma e come vendere nel mondo sfruttando la rete. Su come fare business col web nel mondo.

Trasformare l’Italia in 5 anni in uno dei Paesi più avanzati nello sfruttamento della rete

L’emergenza coronavirus ha messo chiaramente in evidenza le potenzialità della rete. Smartworking, e-learning, e-commerce, il futuro dell’economia passa per la Rete. E allora perché non sfruttare la situazione eccezionale per un’azione eccezionale? Un progetto per trasformare in 5 anni l’Italia in uno dei più avanzati Paesi nell’uso dei servizi digitali.

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