Come difendersi se il condominio non paga le bollette dell’acqua per non trovarsi con un debito insostenibile

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Il problema può verificarsi in quei condomini in cui c’è un solo contatore generale dell’acqua e poi i consumi vengono ripartiti secondo vari criteri. È allora corretto che i condomini si domandino come difendersi se il condominio non paga le bollette dell’acqua per non trovarsi con un debito insostenibile.

Se alcuni singoli condomini non pagano tutto il dovuto per il consumo dell’acqua, l’amministratore non avrà fondi a sufficienza per pagare per intero tutte le fatture dell’acqua. Potrà solo effettuare pagamenti parziali o in ritardo e, per evitare che l’acqua venga chiusa, dovrà chiedere ulteriori versamenti a coloro che già hanno pagato.

Il problema del contatore comune

È molto frequente che in condominio ci sia un solo contatore comune per l’acqua. Proprio questo, però, può rappresentare un problema in caso di morosità di alcuni. Nel 2012, infatti, con la riforma del condominio si è stabilito che il creditore debba tentare il recupero somme prima dal moroso e poi dagli altri condomini. Se il contatore è unico, però, è difficile individuare chi sia moroso e chi no.

Come difendersi se il condominio non paga le bollette dell’acqua per non trovarsi con un debito insostenibile

La miglior difesa sarebbe installare contatori singoli. Se questo non è possibile, si può arrivare ad un risultato simile con l’aiuto dell’amministratore. Quest’ultimo può, infatti, far mettere contatori individuali interni per sapere esattamente a quanto ammonta la quota dovuta dei morosi. Quando il fornitore dell’acqua reclamerà le bollette non pagate, l’amministratore potrà, o meglio dovrà, indicare chi siano i condomini in ritardo col pagamento. Dovrà anche indicare a quanto ammonta il loro specifico debito. Il fornitore potrà così agire solo nei confronti di chi veramente non abbia pagato. In questo senso, si segnala l’importante sentenza del Tar Lazio n. 7720 del 2021.

Il decreto ingiuntivo contro chi non paga

Da ricordare che l’amministratore ha il dovere di procedere con decreto ingiuntivo verso i condomini in ritardo con i pagamenti. Quindi, se anche i condomini in pari hanno dovuto pagare la quota di acqua dei morosi, l’amministratore deve poi agire tempestivamente per il recupero di quelle somme.

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