Come andare in pensione a 62 anni o con 37 anni di contributi INPS

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Gli Esperti di Redazione vi daranno suggerimenti su come andare in pensione a 62 anni o con 37 anni di contributi INPS. Stiamo vivendo un momento di transizione in cui importanti novità potrebbero sconvolgere completamente le condizioni per accedere alle pensioni. Si attende con ansia la Riforma pensionistica che a gennaio 2021 dovrebbe svelare i nuovi requisiti e le misure previdenziali che sostituiranno le precedenti. Anche Quota 100 sparirà dall’orizzonte delle opportunità pensionistiche proprio a dicembre 2021. Ovviamente sul tavolo delle trattative ci sono alternative e proposte che dovranno comunque garantire ai contribuenti la possibilità del prepensionamento.

Accedere qualche anno prima al trattamento pensionistico resta un desiderio di molti lavoratori che non reggono oltre lo stress e i frenetici ritmi quotidiani. Pertanto vediamo di fornire alcune informazioni ai Lettori che, nonostante “I tagli e le penalizzazioni delle pensioni INPS a 62 anni”, intendono lasciare l’impiego. Il Comitato di Redazione vi indicherà come andare in pensione a 62 anni o con 37 anni di contributi INPS. Analizzeremo inoltre quali contribuenti possono fruire di questa misura di prepensionamento.

Come andare in pensione a 62 anni o con 37 anni di contributi INPS

Esiste un trattamento previdenziale che consente di ricevere l’assegno pensionistico con un anticipo di massimo 5 anni rispetto alle misure tradizionali. Possono godere dei vantaggi della pensione anticipata i lavoratori che abbiano almeno 62 anni di età. In alternativa, può valere il requisito contributivo per cui chi intende inoltrare domanda di pensionamento con anticipo dovrà possedere uno specifico montante di contribuzione.

Per i lavoratori uomini sono sufficienti 37 anni e 1 mese di contributi. Alle donne che parimenti aspirano ad abbandonare l’attività professionale si richiede invece una storia contributiva di 36 anni e 1 mese. Per ottenere il riconoscimento al trattamento previdenziale bisogna ricorrere ai cosiddetti fondi di solidarietà. Si tratta di una sorta di accompagnamento alla pensione per cui il datore di lavoro si fa carico di corrispondere mensilmente un assegno. L’importo della prestazione di accompagnamento dovrà essere pari al rateo pensionistico che percepirebbe il lavoratore in pensione. Possono inoltrare domanda di presentazione di esodo i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato che abbiano raggiunto specifici accordi col datore. A ciò si aggiunga il possesso dei requisiti anagrafici e retributivi di cui sopra, ovvero 62 anni di età e 37 di contribuzione.

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