Chi fa questa operazione in Posta rischia una denuncia per truffa allo Stato

Chi fa questa operazione in Posta rischia

Cosa succede se si ritira la pensione di una persona deceduta senza avvisare l’INPS? Questo comportamento è legale e quali sono le eventuali conseguenze di questa azione?

Quando muore un familiare che percepiva una pensione dall’INPS, è obbligatorio comunicare il decesso all’ente previdenziale e restituire eventuali somme indebitamente percepite. Chi non lo fa, potrebbe incorrere in una accusa per truffa o frode ai danni dello Stato. Ma quando si può dire che le somme versate dall’ente previdenziale ad una persona deceduta sono indebitamente percepite?

Quando si deve restituire la pensione del defunto?

Immaginiamo una persona che ha una delega per ritirare la pensione versata sul conto della Posta, per conto di un familiare, genitore, fratello, coniuge, ecc. Purtroppo un giorno il familiare muore e nel frattempo l’INPS continua a versare i soldi dell’assegno sul conto del deceduto. Cosa accade?

La pensione deve essere restituita generalmente quando un pensionato muore, tuttavia devono essere restituite solo le mensilità percepite il mese dopo la morte del pensionato. Invece la pensione relativa al mese del decesso non deve essere restituita, anche se materialmente viene versata sul conto in Posta dopo la data della morte. In ogni caso, è obbligo degli eredi informare al più presto l’INPS del decesso affinché questa non abbia più ad erogare la pensione in favore del defunto.

Chi fa questa operazione potrebbe rischiare una denuncia per truffa

Chi continua a ritirare la pensione del defunto in Posta, o in banca, senza avvisare l’ente previdenziale commette un atto illegale. Questo potrebbe essere qualificato come truffa (ex art. 640 bis del codice penale) o frode allo Stato (ex art. 316 ter del c.p.). Chi si macchia di questo reato, oltre alle pene, deve restituire all’INPS le somme percepite indebitamente, con gli interessi e le eventuali sanzioni amministrative.

Per evitare di commettere un atto illegale, magari anche involontariamente, occorre comunicare tempestivamente il decesso del pensionato, inviando copia del certificato di morte. Finché non si ha la certezza di poterlo fare, meglio non ritirare la pensione del defunto dal conto corrente postale, o bancario. Chi fa questa operazione dovrebbe avere la sicurezza di potere accedere ai soldi senza infrangere la legge.

Purtroppo le truffe oggi sono sempre più numerose e non solo ai danni dell’INPS. I ladri si ingegnano in truffe sempre più sofisticate e ingegnose per rubare soldi ai mal capitati. Come, per esempio, la nuova truffa dell’assegno circolare oppure quella legata alle bollette dell’energia che può svuotare il conto in banca.

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