Canone RAI addebitato sulla pensione e dichiarazione dei redditi a novembre

dichiarazione dei redditi

Il prossimo mese di novembre del 2022 sarà molto fitto per quel che riguarda gli adempimenti fiscali. A partire dalla scadenza di giorno 16/11, che è quella standard per gli adempimenti periodici relativi non solo al versamento dell’IVA, ma anche per l’IRPEF e per i contributi INPS.

Inoltre, a metà mese di novembre c’è pure la possibilità per i pensionati di chiedere l’addebito del Canone RAI direttamente sul cedolino della pensione. E poi a fine mese, tra l’altro, ci sarà pure l’ultima chiamata per la trasmissione al Fisco del modello Redditi 2022 Persone Fisiche. E dei modelli di dichiarazione dei redditi correttivi e integrativi del 730.

Canone RAI addebitato sulla pensione INPS, ma a patto di rispettare i limiti di reddito previsti

Nel dettaglio, entro il 15/11 i pensionati possono chiedere al proprio Ente pensionistico, per il 2023, l’addebito del cosiddetto abbonamento alla TV di Stato attraverso la trattenuta diretta sull’assegno pensionistico. Ma a patto di essere titolari di un reddito da pensione non superiore alla soglia dei 18.000 euro. E fermo restando che, in caso di bassi redditi, gli over 75 possono chiedere ed ottenere l’esonero dal pagamento del Canone RAI. Precisamente, inviando all’Agenzia delle Entrate un apposito modulo di dichiarazione sostitutiva debitamente compilato.

Quella relativa alla trattenuta del Canone RAI sull’assegno INPS, per i pensionati, è chiaramente una modalità alternativa per essere in regola con l’abbonamento TV rispetto alla maggioranza di chi, invece, paga la tassa di possesso del televisore con l’addebito sulla bolletta della luce. Precisamente, pagando annualmente il Canone RAI in dieci rate mensili sulla bolletta dell’utenza domestica dell’elettricità. Dal mese di gennaio e fino al mese di ottobre.

Dal Canone RAI addebitato sulla pensione passiamo ora, come sopra accennato, alla scadenza del 30/11 che, per le dichiarazioni dei redditi, è davvero molto importante. E questo perché entro tale data dovrà essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate non solo il modello Redditi 2022 Persone Fisiche, come detto. Ma eventualmente, per i contribuenti che si devono mettere in regola, pure il modello Redditi correttivo del 730. E lo stesso dicasi per la presentazione al Fisco del modello Redditi aggiuntivo del 730.

Oppure, entro e non oltre il 10 novembre del 2022, i contribuenti possono presentare il modello di dichiarazione dei redditi 730 integrativo. Per un adempimento che, pur tuttavia, non può essere effettuato in proprio con lo SPID dal portale dell’Agenzia delle Entrate. Ma presso i CAF oppure rivolgendosi agli intermediari abilitati. Per esempio, chiedendo supporto, consulenza ed assistenza al proprio commercialista di fiducia.

Novembre 2022 mese chiave pure per pagare queste tasse. Dagli acconti alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali

Quella del 30 novembre del 2022, inoltre, è una scadenza chiave pure per quel che riguarda il versamento delle tasse. A partire dal secondo acconto sulle imposte sui redditi del 2022, passando per la pace fiscale.

Precisamente, entro il 30 novembre prossimo, chi rientra nella rottamazione ter delle cartelle esattoriali dovrà pagare con la definizione agevolata tutte le cartelle in scadenza nel 2022. Ovverosia, la rata che scade il 30/11 e quelle rate che, originariamente, avevano come scadenza quella del 28 febbraio, del 31 maggio e del 31 luglio del 2022.

Inoltre, per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali il versamento entro il 30/11 è consigliato, ma non è perentorio e quindi tassativo. Infatti, grazie ai cinque giorni di tolleranza che sono previsti attualmente dalla normativa fiscale, sarà in ogni caso possibile mettersi in regola versando entro e non oltre il 5 dicembre del 2022.

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