La Legge di Bilancio 2025 ha inserito una serie di misure volte a tutelare i genitori che devono bilanciare la vita professionale con quella personale. In particolare, ha previsto un Bonus del valore di 480 euro dedicato alle mamme lavoratrici, al fine di garantire la cd. quota rosa nel mondo del lavoro.
Bonus lavoratrici con figli: 480 euro a chi rispetta questi requisiti
Le lavoratrici dipendenti e autonome con figli a carico, con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato (anche part-time), possono beneficiare di un Bonus annuale da 480 euro, esente da imposizione fiscale. La somma sarà riconosciuta in un’unica soluzione nel mese di dicembre.
Per riceverla, sarà necessario presentare apposita domanda telematica all’INPS, accedendo al portale dell’Ente previdenziale e compilando i campi relativi ai dati anagrafici, all’ISEE e alla situazione lavorativa. Al momento, tuttavia, la procedura non è ancora stata avviata; bisognerà attendere il Decreto attuativo del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia.
Ma a chi spetta il Bonus? Alle lavoratrici con almeno due figli a carico, dei quali il più piccolo minore di 10 anni, e con ISEE familiare inferiore a 40 mila euro. Sono escluse: le lavoratrici domestiche (colf e badanti), quelle che non hanno avuto un rapporto di lavoro in essere durante l’anno di riferimento, le casalinghe senza reddito da lavoro, le lavoratrici in regime forfettario, le lavoratrici con figlio minore con più di 10 anni (in presenza di soli due figli) o 18 anni (in presenza di più di due figli).
La misura, inoltre, è compatibile con altre agevolazioni, come le detrazioni per figli a carico, il Bonus asilo nido e l’Assegno Unico e Universale.
Bonus per le lavoratrici con tre o più figli: come accedere allo sgravio contributivo e aumentare lo stipendio di 3.000 euro
Per le madri che hanno almeno tre figli, inoltre, è stato confermata la possibilità di ottenere l’esonero assoluto dal pagamento dei contributi IVS a loro carico, fino a un tetto massimo di 3 mila euro all’anno (ossia circa 250 euro al mese). Tale agevolazione sarà attiva fino al 2026.
Hanno diritto allo sgravio contributivo le dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sia nel settore pubblico sia privato (a esclusione del lavoro domestico), fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più piccolo. L’erogazione del Bonus avviene con accredito diretto in busta paga, ma è necessario inviare al datore di lavoro i propri dati anagrafici e quelli relativi ai figli; in alternativa, la richiesta può essere effettuata tramite il sito dell’INPS.
Nonostante l’applicazione dello sgravio, la pensione non subisce alcun pregiudizio; di conseguenza, non ci sono effetti collaterali sul montante contributivo, perché i versamenti previdenziali sono assolutamente garantiti durante la fruizione del beneficio.