Attenzione, stanno per eliminare le banconote da 500 e 200 euro: la guerra al contante continua

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Attenzione, stanno per eliminare le banconote da 500 e 200 euro: la guerra al contante continua. Volevate regalare un portafoglio a qualcuno a Natale? Cambiate idea, perché potrebbe non servire più. Magari comprategli un porta schede, per il bancomat e le carte di credito. Perché? Perché i contanti questa volta stanno per sparire veramente di scena. Una nuova proposta di legge di questi giorni, infatti, cambia radicalmente le carte in tavola.

Vi abbiamo già detto che dal primo luglio cambia la soglia entro cui è possibile spostare denaro in contanti. Regali, vendite, prestiti, tutto dovrà avvenire con strumenti tracciabili a partire da 2mila euro in su. Tempo pochi mesi, e questa soglia si abbasserà ulteriormente, passando da 2.000 a mille euro. Ora è stato aggiunto un altro tassello a questa lotta contro i contanti, rivolta alla loro soppressione. Si tratta di una proposta contenuta nel piano della task force guidata da Vittorio Colao. Nella relazione c’è una proposta per l’abolizione delle banconote di maggior taglio, quelle cioè da 500 e da 200 euro. Da un lato si cerca di rendere più difficile il ricorso alla moneta tradizionale. Dall’altro lato, invece, si impongono dei limiti stringenti alla possibilità di pagare in contanti qualsiasi tipo di operazione, incentivando invece il ricorso agli strumenti digitali. La guerra al contante continua.

Attenzione, stanno per eliminare le banconote da 500 e 200 euro: la guerra al contante continua

Un noto commercialista milanese, esperto di diritto penale dell’economia, Bellavia, in un’intervista parlava di queste ipotesi di riduzione del contante. Diceva che con l’eliminazione delle banconote di grosso taglio si riduce sì la possibilità di movimentare grandi quantità di denaro. Ma, allo stesso tempo, precisava che in Italia c’è una normativa antiriciclaggio poderosa e ben gestita dalle banche. Grazie a questa normativa, non c’è possibilità di movimentare grosse quantità di denaro contante senza essere segnalato dalle banche alle autorità antiriciclaggio. Ricordatevi che, da 10mila euro a salire, la banca deve comunicare l’operazione alla UIF. Insomma, non è togliendo dalla circolazione le grosse banconote che si combatte la grande evasione.

Diciamoci la verità. In italia non si vedono girare valigie di contanti e, se girano, non girano certo tramite la banca. Ci sono alcuni stranieri che viaggiano con i rotoloni di banconote in tasca, ma gli italiani no. La riduzione della quantità di contante in circolazione potrà certamente favorire la diminuzione dell’evasione fiscale. Ma questa misura non è risolutiva perché potrà intervenire su situazioni piuttosto marginali. Secondo fior di economisti, infatti l’equazione secondo cui dove c’è più contante c’è anche più nero, cioè l’economia sommersa, all’atto pratico sembra non funzionare del tutto. E poi, se un trafficante vuole cambiare banconote di grosso taglio in contanti, basterà che faccia un piccolo passo dopo la frontiera per aggirare il divieto. Che sia quella francese, austriaca o slovena, poco importa. Ci sono quindi molti, molti dubbi sull’efficacia di questa (potenziale) proposta, casomai divenisse legge.

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