Attenzione perché per interrompere l’usucapione non basta una semplice lettera raccomandata

proprietà immobiliare

In un precedente articolo, con il Team di ProiezionidiBorsa abbiamo posto l’attenzione sul condomino furbetto che si appropria di parte del terrazzo condominiale e che per questo dopo il trascorrere di 20 anni ne diviene proprietario per usucapione.

Oggi invece andremo a vedere come poter interrompere l’usucapione.

Cosa è l’usucapione?

È un modo di acquisto della proprietà. Si diventa praticamente proprietari di un bene per il solo fatto di averlo posseduto, in maniera ininterrotta, per un periodo stabilito dalla legge. Solitamente il periodo richiesto è di 20 anni, senza che il vero proprietario del bene abbia mai fatto alcuna contestazione.

Attenzione perché per interrompere l’usucapione non basta una semplice lettera raccomandata

Quando il proprietario del bene di cui un altro soggetto si è impossessato, scopre la cosa, deve subito intervenire. Questo proprio per evitare che si perfezioni l’usucapione e che quindi il bene venga perso per sempre.

Ma attenzione perché per interrompere l’usucapione non basta una semplice lettera raccomandata.

Molti, infatti, pensano che basti una comunicazione con cui si avvisa il detentore del bene che non essendo di sua proprietà lo deve restituire.

Purtroppo, non è così!

Il consiglio, quindi, è di rivolgersi subito ad un legale.

Spesso, infatti, per evitare di affrontare spese, si preferisce agire da soli e si commettono così errori irreparabili.

Citazione in giudizio per interrompere l’usucapione.

Il legale per interrompere l’usucapione notificherà al soggetto che detiene il bene senza esserne il proprietario, una citazione in giudizio.

Con la notifica dell’atto di citazione infatti, abbiamo la certezza, di aver interrotto il perfezionamento dell’usucapione.

Il tipo di azione poi oggetto dell’atto di citazione dipenderà dal caso specifico.

Nel caso, ad esempio, del condomino che si è appropriato di parte del terrazzo condominiale, si opterà per una azione di riduzione in pristino.

Praticamente si chiederà al soggetto citato in giudizio di ripristinare lo stato dei luoghi e di risarcire il condominio per il danno causato.

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