Assegno unico 2025: novità, sconti e come accedere alle agevolazioni per famiglie numerose

Assegno unico 2025: novità, sconti e come accedere alle agevolazioni per famiglie numerose

Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore alcune modifiche all’Assegno Unico e Universale per figli a carico, con lo scopo di apportare semplificazioni nell’invio della domanda e nell’erogazione. La misura è stata introdotta nel 2022 e ha sostituito tutte le precedenti forme di sostegno economico a favore delle famiglie con figli (come il Bonus Bebè e gli Assegni per il Nucleo Familiare). Nel corso del tempo, sono state introdotte alcune migliorie, per rendere la procedura di riconoscimento e di pagamento del beneficio più snella.

Come cambia l’Assegno Unico nel 2025

L’Assegno Unico e Universale spetta a tutte le famiglie con figli  minorenni a carico, dal settimo mese di gravidanza, oppure maggiorenni fino a 21 anni di età che studiano o frequentano un corso di formazione. Per i figli disabili non sono stabiliti limiti anagrafici. Viene erogato a prescindere dall’ISEE, anche se la somma riconociuta varia a seconda della situazione reddituale del nucleo familiare.

Proprio in relazione all’ISEE, tra le novità del 2025 spiccano le seguenti:

  • una modalità di presentazione della domanda ottimizzata per i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro, con entrambi i genitori che lavorano;
  • abolizione della necessità di effettuare ulteriori adempimenti eccetto l’aggiornamento dell’ISEE, in caso di variazioni significative. Il documento relativo alla situazione economica familiare deve essere redatto entro la fine di febbraio di ogni anno. Chi rinnova entro il 30 giugno 2025 ha diritto anche gli arretrati ma, se presentanto oltre tale termine, verrà riconosciuto dall’INPS l’importo minimo fino alla data del rinnovo;
  • la modalità di calcolo dell’ISEE, che da quest’anno non include l’entità dello stesso Assegno Unico e Universale. Fino al 2024, invece, molti nuclei hanno visto aumentare l’ISEE in virtù dell’accorpamento del beneficio nel valore complessivo, perdendo il diritto ad alcune prestazioni economiche (come il Bonus bollette).

Cos’è il SUGI e quanto riceveranno le famiglie ogni mese

Per garantire una maggior fluidità nei pagamenti, è stato introdotto il cd. SUGI (Sistema Unico di Gestione IBAN). I richiedenti l’Assegno Unico avranno la possibilità di selezionare le coordinate bancarie già esistenti oppure di inserire in modo semplice e intuitivo un nuovo IBAN.

L’importo dell’Assegno Unico varia in base a diversi fattori e al valore dell’ISEE. In linea generale, gli importi erogati dall’INPS vanno da un minimo di 57,50 euro a figlio fino a un massimo di 201 euro.

Assegno Unico: si può ricevere insieme all’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione invece è la misura destinata a soggetti sotto la soglia di povertà, a condizione che nel nucleo familiare ci siano over 60, under 18 o invalidi. Come è evidente, le due misure si unificano se tra i percettori dell’Assegno di Inclusione ci sono famiglie con figli che hanno diritto all’Assegno Unico. E l’INPS con il Messaggio n. 258 del 19 gennaio 2024 ha specificato le regole per percepire l’Assegno Unico come beneficiari dell’Assegno di Inclusione.

Il dubbio è sorto perché, fino a dicembre, c’erano famiglie che prendevano l’Assegno Unico come integrazione del Reddito di Cittadinanza. E adesso cosa accade? L’INPS nel messaggio ha segnato la dead line a cui attenersi per evitare scompensi e ritardi nel pagamento della misura per i figli. Chi prendeva la quota integrativa del Reddito di Cittadinanza, dopo aver presentato domanda di Assegno Unico, continuerà a prenderla. La mensilità spettante di Assegno Unico è stata caricata fino a febbraio sulla card gialla RDC che tutti i beneficiari della ormai cessata misura conoscono bene. Dal mese di marzo, invece, gli interessati devono presentare una nuova domanda per la misura di welfare sui figli a carico.