Arriva la stangata IMU per i proprietari di case ma ecco chi paga e chi non paga l’acconto

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Per giovedì 16 giugno è fissato il versamento dell’acconto IMU del 2022. Un appuntamento che riguarderà milioni di contribuenti proprietari di immobili. Ad ogni modo si tratterà solo del primo round, considerato che si tratta dell’acconto sul dovuto. Per il saldo e conguaglio se ne riparla alla stessa data (il 16) di dicembre.

Vediamo chi sarà tenuto a pagare l’imposta dovuta per quest’anno. Anticipiamo solo che tra 15 giorni arriva la stangata IMU per i proprietari di case, ma non per tutti.

Chi non è tenuto a pagare l’IMU

Partiamo anzitutto dicendo che l’IMU non si paga sulla prima casa e le sue pertinenze. L’abitazione principale, quella eletta quale residenza e dimora del nucleo familiare, non rientra nel perimetro dell’imposta. Un discorso che tuttavia non vale per le abitazioni che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Di contro non vale più la vecchia furbata per cui i componenti del nucleo familiare spostano la residenza anagrafica o la dimora in immobili diversi. In tal modo, nel passato, alcuni proprietari di più immobili li facevano risultare prime case. Il discorso vale sia con riferimento alle proprietà site in uno stesso Comune che in Comuni differenti.

In tutti questi casi l’agevolazione prevista per l’abitazione principale viene riservata a un solo immobile, scelto dal nucleo interessato.

Il dilemma tra inquilino e proprietario nel caso dell’affitto

Fino al 2019, nelle case in affitto anche l’inquilino pagava una parte delle imposte sulla casa attraverso la TASI. Quest’ultima venne abolita e riassorbita nell’attuale IMU, che resta al 100% a carico del proprietario dell’immobile.

Pertanto si capisce in automatico che l’affittuario di un immobile locato non è tenuto al versamento dell’imposta, neanche parziale. Tuttavia, l’IMU non spaventa quei proprietari di seconde case che arrivano a guadagnare fino all’8% all’anno.

Inoltre ricordiamo che anche per il 2022 vale la riduzione dell’imposta in caso di contratto di comodato d’uso gratuito. In questi casi c’è lo sconto del 50% dell’imposta (si dimezza la base imponibile) al rispetto dei requisiti di Legge. Questi riguardano principalmente l’obbligo di registrazione del contratto e la natura dei soggetti comodatari dell’immobile.

Arriva la stangata IMU per i proprietari di case ma ecco chi paga e chi non paga l’acconto

Detto ciò, per quest’anno non si registrano novità di sorta in merito alle modalità di calcolo dell’imposta a carico dei soggetti obbligati al versamento. Vale a dire i proprietari di immobili diversi da quelli esclusi ed esposti in precedenza.

Quindi troviamo le seconde (e successive) case, i fabbricati e le aree fabbricabili, i terreni agricoli (solo se in piena proprietà).

Poi troviamo il titolare del diritto d’uso, di usufrutto, di abitazione, di enfiteusi, di superficie, il concessionario di aree demaniali. Ancora, il titolare del diritto reale di superficie, il coniuge assegnatario della casa familiare a seguito del provvedimento del giudice.

Infine troviamo il locatario di immobili (anche da costruire o in corso di costruzione) concessi in leasing finanziario.

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