Arriva la scadenza del 16 giugno per milioni di italiani che devono versare le tasse sulle case ma in questi Comuni tutto slitta al 16 settembre 

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Pagare le tasse è un adempimento a cui tutti gli italiani sono chiamati. E il panorama fiscale è ricco di tasse, imposte, tributi e così via. CI sono appuntamenti che si ripetono di anno in anno, a scadenze prefissate. Ed il mese di giugno è uno dei mesi più ricchi di appuntamenti fiscali. La situazione di grave crisi economica che sta attraversando il Paese però, impone alcune misure a sostegno delle famiglie, ben oltre i rimborsi sulle bollette dell’energia elettrica e del gas richiedibili già oggi.

Arriva la scadenza del 16 giugno per milioni di italiani che devono versare le tasse sulle case ma in questi Comuni tutto slitta al 16 settembre

Milioni di italiani andranno alla cassa il 16 giugno per il pagamento delle tasse sulla casa. IMU e TASI sono le due tasse che ogni anno gravano sui cittadini e proprietari immobiliari a periodi prestabiliti. Entro il 16 giugno va versata la rata di acconto mentre entro il 16 dicembre va versata la rata a saldo. Ma entrambe le imposte sono a carattere locale. Sono soldi che rimpinguano le casse dei Comuni che hanno, per questo, una discreta autonomia decisionale in materia.

Tanto è vero che esenzioni, esoneri e sconti sul pagamento di entrambi questi balzelli, sono assai diffusi. Controllare le delibere comunali relative a IMU e TASI è consigliabile per verificare quando, come e in che misura pagare. Le aliquote infatti sono decise dai Comuni, restando però dentro i perimetri imposti dallo Stato. Se il Comune non ha deliberato niente nel 2022, si dovranno utilizzare le aliquote dello scorso anno, almeno per il pagamento dell’acconto del 16 giugno. Eventuali conguagli e cambi di aliquote dovranno essere applicati, a delibere sopraggiunte, con il pagamento del saldo del 16 dicembre.

I fortunati che pagheranno a settembre la rata di acconto IMU e TASI

Arriva la scadenza del 16 giugno per IMU e TASI ma in alcuni Comuni ecco lo slittamento al 16 settembre. Una cosa non da poco. Anche per colpa della già citata situazione economica che l’Italia sta vivendo. Gli italiani sono alle prese con il rincaro dei prezzi e con una inflazione che mettono in ginocchio le famiglie. A tal punto che, per esempio, sono aumentate a dismisura le richieste di aumento delle pensioni che è possibile richiedere con la procedura telematica del sito dell’INPS. SI raschia il fondo del barile quindi. Ma per qualcuno il Comune ha pensato di alleggerire il carico nell’immediato. Per esempio, il comune di Meldola, in Provincia di Forlì, ha deciso di spostare l’acconto dell’IMU e della TASI, al 16 settembre.

Uno slittamento senza interessi e sanzioni naturalmente. Anziché deliberare sulle aliquote, questo Comune ha deliberato sullo slittamento della scadenza. Un esempio che potrebbe essere presto seguito da alte città e centri abitati, almeno così sperano tutti i contribuenti. Occorre ricordare inoltre che ci sono anche Comuni dove la tassa è stata sospesa e non va pagata. In questo caso parlare di fortuna è azzardato perché il tutto nasce dal terremoto. Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, che sono tra i Comuni colpiti dal terremoto del 21 agosto 2017 nell’isola di Ischia, hanno l’esonero completo dalla TASI e dall’IMU fino al 2023.

Approfondimento

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