Anche il prossimo anno pensione a 61 anni e 7 mesi se si lavora in determinati turni

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A livello previdenziale la normativa prevede talmente tante sfaccettature e talmente tante deroghe da non permettere al lavoratore di sapere se ce ne è qualcuna che gli permetta l’uscita anticipata. Accezioni, eccezioni, misure specifiche e norme mirate rendono quasi impossibile avere una visione di insieme. E non sempre basta sapere età e contributi per capire quando andare in pensione. Il lavoratore gravoso, ad esempio ha delle possibilità. Ma quello usurante ne ha altre. E alle volte neanche si sa di appartenere ad una di queste categorie. Anche il prossimo anno pensione a 61 anni e 7 mesi per chi svolge questo tipo di lavoro, e magari neanche lo sa.

La pensione Quota 97,6 una misura poco conosciuta

Al di là di quelle che possono essere le novità introdotto per il prossimo anno, ci sono misure che restano in vigore come la Quota 97,6. Si tratta di una misura poco conosciuta e poco pubblicizzata perché si pensa che possa essere utilizzata da pochissimi lavoratori. Ma non è così. E prevede requisiti favorevolissimi. Solo 61 anni e 7 mesi di età minima ed almeno 35 anni di contributi versati. L’importante è che la somma di età e contributi restituisca come numero 97,6, rispettando i limiti anzidetti. Ma bisogna rientrare nei lavoratori usuranti.

E quando si parla di lavoro usurante in molti si scoraggiano pensando che si tratti di una pensione riservata a chi lavora in cava o in miniera. O a chi lavora ad alte temperatura con vetro e ceramica. O ancora per chi fa il palombaro. Tutti lavoro molto faticosi ma anche non troppo diffusi. In realtà ci rientrano molti più lavoratori di quel che si possa pensare.

Non solo lavori particolari ma anche i turnisti

Ci rientra chiunque lavori di notte e pertanto è un tipo di pensione in cui può rientrare il portiere notturno di un albergo, ad esempio. Chi lavora in turni anche notturni in fabbrica. Il guardiano notturno di uno stabilimento o anche l’infermiere, visto che fa anche turni di notte.

Chiunque lavori su turni notturni può rientrare in questa pensione particolarmente vantaggiosa. Ma spesso non si è a conoscenza di questa cosa. E magari quando si va al Patronato a dire che si deve andare in pensione, neanche si dice che si lavora anche di notte. E la possibilità sfuma.

Anche il prossimo anno pensione a 61 anni e 7 mesi se si lavora di notte

Quali lavoratori notturni ci rientrano? Quelli, come detto, che lavorano su turni e svolgono lavoro di notte per almeno 64 notti l’anno per almeno 6 ore. Basta, quindi, fare una media di 6 notti al mese per rientrarci ampiamente (ne bastano 5,3 in realtà).

Rientrano nella Quota 97,6 anche i lavoratori che lavorano di notte per l’intero anno per almeno 3 ore nel periodo temporale che va da mezzanotte alle 5 del mattino.

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