Alle casalinghe spetterà un assegno superiore a 900 euro anche senza contributi

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Il lavoro di colui/colei che tutti i giorni si occupa della casa e di tutti componenti il nucleo familiare è fondamentale. Proprio in virtù della sua grande importanza il nostro Ordinamento ha previsto la polizza INAIL obbligatoria per casalinghe/casalinghi che mette al riparo da eventuali infortuni. Costoro infatti sono esposti a notevoli rischi spesso sottovalutati, come l’utilizzo di prodotti chimici o elettrodomestici. Inoltre, la ripetitività dei comportamenti fa abbassare la guardia e aumentare la possibilità che si verifichino gli incidenti domestici.

Pertanto, avere una polizza INAIL è importantissimo in quanto, in caso d’inabilità a causa di un infortunio domestico, si può ottenere una rendita mensile. Ad esempio con un’inabilità permanente tra il 6% e il 15% si ha diritto ad una prestazione pari ad euro 337,41. Il premio assicurativo è di 24 euro da versare entro il 31 gennaio di ogni anno. Ma se il reddito complessivo proprio non supera euro 4.648,11 all’anno e quello complessivo del nucleo familiare è di euro 9.296,22, la polizza è gratuita.

Oltre alla polizza casalinghe l’INPS prevede anche il Fondo casalinghe/casalinghi

Con il Fondo Casalinghe/Casalinghi coloro che si dedicano in maniera non retribuita alla cura dell’ambiente domestico si garantiscono una futura pensione di vecchiaia. Con soli 5 anni di contributi alle casalinghe possono arrivare oltre 500 euro a 57 anni se fanno domanda d’iscrizione al Fondo. In particolare, sarà necessario aver versato almeno 5 anni di contributi mentre l’importo maturato deve essere almeno pari all’assegno sociale maggiorato del 20%. Una volta iscritti al Fondo il versamento dei contributi, la cui soglia minima è di euro 25,82, potrà effettuarsi in qualsiasi momento. Maggiori saranno i contributi versati maggiore sarà poi l’importo della futura pensione.

Tuttavia potrebbe accadere che per una qualsiasi ragione, nonostante l’impegno costante per la famiglia e l’ambiente domestico, non si sia ritenuta necessaria l’iscrizione al Fondo. Né tantomeno la stipula della polizza INAIL. Cosa accade nella malaugurata ipotesi in cui la casalinga non possa provvedere a sé stessa o in caso d’invalidità?

Alle casalinghe spetterà un assegno superiore a 900 euro anche senza contributi

In realtà qualora la casalinga/casalingo non abbia mai versato alcun contributo o non abbia i contributi sufficienti potrà ottenere l’assegno sociale di euro 468,28. Si tratta di una prestazione economica per i cittadini italiani e stranieri che versino in condizioni disagiate e con redditi inferiore a determinate soglie. Il limite di reddito è di 6.085,43 se si è single o di 12.170,86 se si è coniugati. Spetta in misura intera a coloro che non sono coniugati e non hanno alcun reddito. Nonché ai soggetti coniugati il cui reddito è inferiore al totale annuo dell’assegno.

Inoltre, qualora la casalinga/casalingo a causa delle condizioni di salute non possa provvedere a sé stessa autonomamente potrà ottenere l’indennità d’accompagnamento di 525 euro circa. Questa è riconosciuta a favore di soggetti invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità a deambulare senza l’aiuto di terzi. Nonché sia stata accertata l’incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita. Questa indennità spetterà a prescindere dal reddito personale e dall’età. In questi casi, pertanto, alle casalinghe spetterà un assegno di quasi 1.000 euro al mese anche senza contributi.

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Perderanno una rendita fino 1.454 euro senza contributi INPS le casalinghe che non presentano questo rinnovo entro il 31 gennaio

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