Chi intende acquistare un immobile da adibire ad abitazione principale, può accedere a una serie di agevolazioni, come la riduzione delle imposte dovute o l’accesso agevolato ai mutui. Si tratta di misure ideate per aiutare soprattutto i giovani e le famiglie in difficoltà (come quelle formate da membri senza un lavoro stabile), che non dispongono delle risorse economiche sufficienti. Ecco, dunque, quali sono i vantaggi confermati per il 2025.
Agevolazioni prima casa 2025: mutui agevolati per giovani e svantaggiati
Nonostante il Governo abbia ridotto dei benefici legati all’acquisto della prima casa, come l’esenzione totale dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale per i giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro, sono ancora attive delle importanti agevolazioni. Anche per quest’anno, innanzitutto, alcune categorie di soggetti “svantaggiati” potranno usufruire del Fondo di Garazia Prima Casa di Consap e ottenere mutui con garanzia statale fino all’80% della quota capitale, entro un massimo di 250.000 euro.
I beneficiari sono: gli under 36, le giovani coppie, le famiglie monoparentali con figli minorenni, le famiglie numerose e i conduttori di alloggi popolari. La misura sarà attiva fino al 31 dicembre 2027.
Benefici fiscali per l’acquisto della prima casa: riduzione delle imposte e detrazioni IRPEF
Oltre ai vantaggi per la stipula del mutuo, sono attive una serie di agevolazioni fiscali per chi intende comprare la prima casa. Se si acquista l’immobile da un privato o da un’impresa che vende in regime di esenzione IVA:
- l’imposta di registro ammonta al 2% invece che al 9%;
- l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale sono pari alla misura fissa di 50 euro.
Se, invece, si acquista l’immobile da un’impresa con vendita soggetta a IVA:
- si applica l’IVA ridotta dal 10% al 4%;
- le imposte di registro, ipotecaria e catastale ammontano a 200 euro.
A tali vantaggi, poi, si sommano:
- la detrazione IRPEF del 19% in Dichiarazione dei Redditi, fino a 1.000 euro, per le spese di intermediazione immobiliare;
- la detrazione degli interessi passivi sul mutuo.
Per beneficiare di queste agevolazioni per l’acquisto della prima casa, è necessario che l’immobile appartenga a una delle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile), A/3 (abitazioni di tipo economico), A/4 (abitazioni di tipo popolare), A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare), A/6 (abitazioni di tipo rurale), A/7 (abitazioni in villini), A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
È, poi, fondamentale che la casa si trovi nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza. In caso contrario, entro 18 mesi dall’acquisto, deve essere trasferita la residenza nello stesso luogo in cui è ubicata la casa comprata. Si può accedere alle agevolazioni fiscali anche se l’immobile è situato:
- nel Comune in cui l’acquirente svolge la propria attività principale (non solo lavoro, ma anche studio, volontariato, sport);
- nel Comune di nascita o in quello di residenza o di svolgimento della sua attività, prima dell’eventuale trasferimento all’Estero per motivi di lavoro e se ha risieduto in Italia per almeno 5 anni.
Sono esclusi dai benefici coloro che comprano un nuovo immobile nello stesso Comune in cui si trova un’altra casa di cui sono proprietari.