A Wall Street meno se ne parla è meglio è

A Wall Street meno se ne parla è meglio è-Foti da pexels.com

A inizio anno molti analisti a livello internazionale hanno indicato quali potevano essere i temi dominanti per l’economia mondiale e quali i pericoli. Molti hanno proiettato rialzi del 5/6% a livello annuale, altri forti ribassi alle porte. Il dato oggettivo è che i mercati americani e quelli internazionali dal 30 ottobre scorso sono saliti di oltre il 20%. Hanno sbagliato la previsione? Non è detto, siamo infatti ancora a fine febbraio e la strada da percorrere è ancora tanta. A Wall Street meno se ne parla è meglio è: cosa significa?

Oggi non vogliamo tanto guardare alle dinamiche dei mercati, tanto rispetto a ieri non è ancora cambiato nulla. Anzi, fino a questo venerdì ci sarà poco da guardare. Per questa settimana la data più importante sarà una e soltano una. Quale? Quella del giorno 1 marzo. In questa data si affollano swing di prezzo ma anche temporali e la chiusura di quella seduta potrebbe dispiegare effetti rilevanti fino al 7 marzo. Questa data è poi spartiacque fino al 18 aprile e il 20 maggio. Siamo vicini a un momento nodale e i nostri percorsi campione ci fanno dire che fra un mese potremmo essere sotto i livelli attuali anche di 1/3%. Procediamo per gradi.

I pericoli del 2024

Quali potrebbero essere i driver per i prossimi mesi? Sono sempre gli stessi: inflazione e tassi di interesse. Recessione o soft landing, le guerre in corso, e poi non dimentichiamo che si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo e poi il 5 novembre ci saranno le elezioni presidienziali americane. Cosa accadrà poi in Italia? Le elezioni europee daranno probabilmente indicazioni anche sull’ attuale maggioranza di Governo. Meno di 2 giorni fa la sorpresa in Sardegba, dove ha vinto la coalizione Pd/5 Stelle, potrebbe essere un indicatore /presagio per il futuro? Vedremo.

Comunque , noi riteniamo che meno si guarda a tutti questi argomenti, meno errori si faranno. Cocentrarsi sui grafici e sulla tendenza di medio lungo termine, piuttosto che perdere tempo sui se e sui ma. Queste elucubrazioni spesso fanno perdere soldi con operazioni contrarie al trend. Molti infatti, elucubrando sulla recessione, nello scorso anno sono rimasti a bordo campo, perdendo un rialzo strepitoso!

A Wall Street meno se ne parla è meglio è: ecco cosa conterà nei prossimi gironi

La seduta di contrattazione di ieri ha chiuso ai seguenti prezzi:

Dow Jones

38.972,41

Nasdaq C.

16.035,30

S&P500

5.078,18.

La tendenza settimanale rimarà ralzista fino a quando si assisterà a chiusure di seduta giornaliere superiori ai seguenti prezzi:

Dow Jones

38.332

Nasdaq C.

15.449

S&P500

4.938.

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