A cosa servono i dati catastali

Dati catastali

Per identificate un bene ed effettuare le diverse operazioni di controllo sullo stesso occorre disporre dei dati catastali. Essi servono sia per stipulare un atto di compravendita, sia per calcolare determinate imposte come l’Imu, la Tasi. In generale, i dati catastali sono tutte quelle indicazioni che individuano un determinato terreno o un fabbricato nell’ambito del Catasto. Le informazioni catastali sono pubbliche, quindi l’accesso è consentito a tutti, pagando i relativi tributi speciali catastali. Quindi, vediamo a cosa servono i dati catastali e come si fa ad identificare un bene attraverso di essi.

I dati catastali relativi ad un bene immobile

I dati riportati in una visura ordinaria di un immobile si distinguono in: 1) dati identificativi, che consistono nella  sezione urbana, che si riferisce alla zona (A, B, C) in cui è stato suddiviso il territorio comunale per motivi urbanistici o geografici. Poi abbiamo il  foglio, che fa riferimento all’unità territoriale nella quale ogni Comune italiano è ripartito dal punto di vista catastale.

Poi si ha la  particella, consistente in un numero che identifica ogni singolo terreno o ogni singolo fabbricato con la relativa area di pertinenza presente in un Comune. Infine, vi è il  subalterno, che identifica la singola unità immobiliare posta all’interno di un determinato fabbricato. 2) dati di classamento, che sono: la zona censuaria, la  categoria catastale, la classe, la superficie catastale, la consistenza e la rendita.

Nella visura, oltre i dati di classamento, si trovano indicate altre informazioni quali ad esempio: i dati anagrafici, il codice fiscale del proprietario dell’immobile. Nell’intestazione, invece, è riportato il  tipo di visura  (nominativa oppure per immobile) ed eventualmente se è storica o attuale. Poi vi sono i dati della richiesta ed il  tipo di Catasto, se quello relativo ai fabbricati o ai terreni.

Come effettuare la ricerca

Per  rinvenire i dati catastali di un terreno o di un fabbricato  va richiesta una visura, da effettuare per:

– immobile. In questo caso, la consultazione si esegue utilizzando l’identificativo catastale per il Catasto dei terreni o l’unità immobiliare urbana per il Catasto dei fabbricati. Infine, si può utilizzare l’indirizzo, solo per il Catasto dei fabbricati.

– soggetto, per cui è possibile consultare le informazioni catastali di un bene immobile intestato ad uno o più soggetti, inserendo i dati anagrafici del soggetto titolare.

– partita, che è un numero il quale identifica l’insieme di immobili su cui degli stessi soggetti, denominati ditta catastale, vantano contemporaneamente diritti in un determinato periodo.

La visura, inoltre, si distingue in relazione al  periodo di riferimento  in attuale, se riferita alla situazione catastale vigente. Oppure storica, se riporta tutte le informazioni, in ordine cronologico, sulla storia dell’immobile. Per effettuare una visura catastale, si possono perseguire diverse vie.

A cosa servono i dati catastali

Abbiamo detto che i dati catastali servono per identificare un immobile e la sua storia, oltre che eventuali gravami insistenti sullo stesso. A tal uopo, si può: recarsi personalmente presso lo sportello di un qualsiasi ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate. Ivi, per  richiedere la visura  è necessario compilare un modulo apposito nel quale inserire i dati anagrafici e fiscali del richiedente. Per ogni foglio va pagata una somma.

Oppure la richiesta può avvenire per  via telematica  tramite i  servizi online  del sito dell’Agenzia delle Entrate, previa registrazione e rilascio di un apposito pin. Ancora, l’indagine può essere effettuata recandosi presso lo  Sportello Amico  attivo negli  uffici postali  e compilando l’apposito modulo. Infine, può essere fatta sempre online  tramite il servizio  Certitel catasto web, previa registrazione sul sito poste.it.

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