3 titoli ‘in auge’ che rischiano di crollare pietosamente: l’avvertimento degli analisti

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Siamo in un momento di ampia volatilità dei Mercati, è vero, ma non sono solo le politiche di Trump a mettere a rischio alcuni titoli. Intorno, il mondo si muove e alcune dinamiche non sono da sottovalutare. In pericolo, tra le altre, Google, Palantir e Upstart Holding.

Google di recente ha sborsato ben 1,3 miliardi di dollari per porre fine all’ennesima causa inerente la violazione di privacy degli utenti. In Texas, il Procuratore Generale ha voluto altresì ricordare che “le Big Tech non sono al di sopra delle Leggi”. Google non ha mai ammesso di aver agito con pratiche scorrette ma, pagando, ha innescato molti dubbi sulle pratiche di tracciamento illecito di impronte biometriche degli utenti e delle loro abitudini che sarebbe in corso da anni. Google non è la sola società il cui titolo potrebbe crollare a breve, e non si tratta solamente di volatilità dei Mercati dovuta a Trump. Gli esperti citano ad esempio Palantir e un’altra società specializzata in strumenti IA nel comparto bancario/creditizio.

Perché Google, Palantir e Upstart potrebbero a breve sprofondare: conviene vendere?

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Come accennato poco sopra, la popolarità di Google sta scendendo vertiginosamente, e la società – pur essendo implicata in tantissimi settori – potrebbe risentire negativamente del sentiment di sfiducia. Le accuse sollevate dal Procuratore Generale del Texas, infatti, sono piuttosto pesanti: la piattaforma avrebbe spiato e raccolto dati su impronte vocali e fattezze dei volti senza il consenso esplicito degli utenti; avrebbe anche tracciato le posizioni degli stessi anche questi avevano disattivato la funzione e dulcis in fundo la nota “navigazione in incognito” non lo sarebbe stata affatto.

Anche su Palantir potrebbe presto abbattersi la tempesta perfetta. Alcuni analisti sostengono che la società riesce a occupare la posizione leader per effettive capacità di far funzionare i software IA in numerosi ambiti. Non a caso Palantir ottiene sempre più contratti in Difesa, aerospaziale, e altro. Vanta un aumento del fatturato del 39%, che ha raggiunto gli 884 milioni di dollari. Ma, ricordano alcuni esperti il titolo è troppo costoso: sarebbe tre volte superiore ai competitor specializzati nelle medesime tecnologie, ecco perché potrebbe crollare a breve anche di oltre il 70%. Gli analisti consigliano quindi di vendere prima che sia troppo tardi.

Infine troviamo le ipotesi, non proprio rosee, per la società Upstart Holding; si tratta di un’azienda che fornisce soluzioni IA alle banche e istituti finanziari, capace di battere il modello FICO da sempre utilizzato. Upstart è riuscita a crescere in popolarità, tanto che gli ultimi trimestrali sono risultati migliori del previsto. L’azienda ha aumentato il fatturato del 67%, raggiungendo i 21, miliardi di dollari. Ma c’è da ricordare che negli Stati Uniti incombe lo spettro della recessione, si teme una corsa dell’inflazione e un rialzo dei tassi da parte della Fed. Quindi sarà più difficile, almeno nel prossimo futuro, l’accesso al credito. Il titolo potrebbe perdere fino a oltre il 65% del suo valore.

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