Ultimi 8 mesi di reddito di cittadinanza per molti beneficiari e poi sussidio diverso per pochi

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Il reddito di cittadinanza, introdotto dal decreto n°4 del 2019 è arrivato ad una specie di punto di non ritorno. Infatti con la nascita del nuovo Governo di centrodestra, già era nell’aria che il sussidio sarebbe stato quanto meno rimodellato. Adesso invece, nella bozza delle Legge di Bilancio si evince che oltre a ritocchi e modifiche il Governo ha già stabilito la data di fine dell’esperienza italiana con un sussidio di questo genere. Infatti viene messo nero su bianco il fatto che dal primo gennaio 2024 il sussidio verrà abrogato.

Addio al sussidio e nel frattempo tagli

E se il Governo ha già stabilito che a gennaio 2024 il reddito di cittadinanza non ci sarà più, è altrettanto certo che le modifiche che verranno introdotte porteranno molti beneficiari a dover dire addio per sempre alla misura già dal mese di settembre 2023. Infatti il sussidio cesserà di esistere proprio a settembre per i soggetti che secondo le nuove modifiche non potranno prenderlo per l’intero 2023. Ultimi 8 mesi di reddito di cittadinanza per molti beneficiari attuali che lo prenderanno solo fino al mese di agosto. E si tratta di famiglie che nel loro nucleo familiare hanno componenti tutti attivabili al lavoro.

Ultimi 8 mesi di reddito di cittadinanza per chi non è fragile o non ha difficoltà particolari

Per i soggetti che non hanno nel nucleo familiare invalidi, minori o anziani, ci sarà anche un adempimento da espletare per continuare a percepire il sussidio, anche solo fino a settembre 2023. Ci sarà da espletare l’adempimento della frequentazione di un corso di formazione di almeno sei mesi. La mancata partecipazione a questi corsi di formazione indetti dagli uffici di collocamento, porteranno alla revoca del sussidio anche prima del mese di settembre. Decadenza o revoca del sussidio che potrebbe sopraggiungere anche in caso di un rifiuto della prima offerta di lavoro che sempre gli uffici di collocamento produrranno a questi beneficiari. Corsi di formazione ed offerte di lavoro quindi assumono la stessa rilevanza di fronte all’istituto della decadenza del reddito di cittadinanza.
Per gli attivabili al lavoro il reddito di cittadinanza sarà fruibile per massimo 8 mesi, che poi saranno gli ultimi che percepiranno. E lo stesso accadrà per le famiglie che come dicevamo prima, al loro interno hanno problematiche relative a minorenni, over 60 o disabili. In questo caso il 2023 segnerà gli ultimi 12 mesi di fruizione del beneficio. Anche per loro infatti dal 2024 il reddito di cittadinanza non potrà più essere percepito. Ma per questi soggetti entrerà in scena un nuovo strumento, ancora tutto da programmare. E si chiamerà reddito di sussistenza, anche se siamo ancora alla fase embrionale.  In ogni caso sarà un nuovo strumento di sostegno alle condizioni di povertà più o meno assolute dedicate proprio alle famiglie che al loro interno hanno quei soggetti prima citati.

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