Commento settimanale del vecchio Grim – Macro/Politics/Micro Usa: Moody’s /Trump/ Jensen (Nvidia). In una settimana in cui la borsa Usa chiude vicini ai massimi di sempre, i tassi usa 2/10 yrs si stabilizzano tra il 4/4.5%, andamento più o meno stabile dello usd (ad eccezione di one off infrasettimanale di svalutazione verso won koreano), a mercati chiusi ieri Moody’ s toglie la tripla A al debito pubblico Usa, con Outlook stabile. Ultima agenzia a farlo dopo le altre 2 principali.
Cosa cambia per l’economia Usa?
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Nulla di material a mio avviso, visto che ormai il problema del debito pubblico Usa è conosciuto anche dal “portinaio di casa mia”. Questa volta il downgrade, se da un lato, arriva in ritardo, dall’altro, dato che tra gli stessi repubblicani non c’è un’unanimità sul “reconcilation bill”, assume un minimo di valenza preventiva.
Il vero downgrade o upgrade arriva quotidianamente dal Bond Vigilantes che già nelle settimane scorse aveva riportato il decennale un po’ sopra il 4.50%, laddove Trump , visti i suoi repentini dietrofront, ha cominciato a dare l’idea di annacquare un po’ l’efficacia del Doge, pensando piuttosto al rinnovo dei benefici fiscali del 2017 , nonché’ alla deregulation.
In tema di deregulation, una qualche modifica alla SLR delle banche, come già evidenziavo qualche settimana fa, oltre a consentire un maggior introito da carry per le banche, avrebbe soprattutto la finalità di un più facile assorbimento della grossa mole di titoli di stato usa da collocare nei prossimi mesi. Come evidenziato in un articolo di prima pag. di venerdì scorso dell’FT , è una priorita’ per Bessent, avallata dalle stesse dichiarazioni di Powell del febbraio scorso, oltre che dalle lobbies bancarie Usa.
Passando al Potus, in settimana si è consumata la sua “tariff deflation”, si fa per dire, inclusa Cina, con uno altrettanto show finale a Riad; un’ autentica passerella di top tech companies, e non solo, Nvidia, Amd, Palantir tra gli altri, che hanno consentito alla
borsa Usa di ritoccare quasi il massimo, chiudendo l’ S&P la settimana a 5950. Un massimo avallato da risultati di eps trimestrali che con un + 12% che hanno doppiato le previsioni. Lo show di Riad è stato una esibizione mediatica unica, tanto per cambiare e con ironia parafrasando la old song di Sinatra ” I did it in my way “, con altrettanti contratti per costruzioni di resorts / hotels.
Trump e l’aereo da 400 milioni di dollari
Trump made un aereo di appena 400 mil ricevuto a gratis dai Qatarini, ” my way”. ” My way ” con le meme crypto Trump /Melania, con le market call da puro broker ” buy now” sapendo che …. …” I did it in my way”. Questo è un nuovo modello di marketing politico Trumpiano che merita almeno un capitolo a sé in una ideale nuova edizione della bibbia del marketing made by Kotler.
D’altra parte la sua elezione mettendo insieme Lui, Vance, Musk, i cryptomani, insomma una segmentazione di mercato politico perfetta, da puro kotleriano, di cui potrebbe anche ignorare l’esistenza, gli ha consentito di stravincere. Quando nelle settimane di piena escalation dazi col mercato equity in caduta libera mi schieravo col banale, ma sempre verde piano di accumulo, sia pure con put a copertura, sarei stato ascoltato idealmente piu’ dal dump money che da quello smart, definendo il Tycoon un falso Caligola.
E ora what to do operativamente?
Anche dopo il downgrade di Moody’s – che strana circostanza, arrivato proprio venerdì a mercati chiusi …a pensar male non si fa peccato….-dalle ultime rilevazioni lo smart è ancora parzialmente fuori dall’ equity usa ; in sintesi il positioning è ancora favorevole, non altrettanto lo è a favore dello short usd. A questi livelli, peraltro, pur col positioning ancora favorevole, non comprerei né venderei equity usa , continuerei a preferire equity europeo e/o cinese per relative valuation.
L’ equity Usa, per quanto l’incertezza da tail risk si sia ridotta resta, a mio avviso, per almeno 2/3 mesi da trading range condizionato da headlines; ora saremmo sulla parte più alta del range. Se proprio dovessi sovrappesare un settore in Usa lo farei sul comparto dei semi conduttori. Condivido quanto ha scritto Yardeni sul comparto dei semi; da macroecomista , mi sarei aspettato qualche commento sul downgrade di Moody’s, finora completamente ignorato; in un paper di qualche ora fa sembra diventato un fine analista settoriale semi. In detto scritto evidenzia che nelle prossime settimane e’ possibile una rivisitazione positiva per le aziende Usa Ai, in particolare semi , con il ” lifting the diffusion Ai rule”.
A cio’ si aggiunga la positività di nuove commesse per il comparto acquisite a Riad, material buy back ( amd) , e soprattutto una stima di crescita fatturato / utili che per quanto con derivata seconda negativa continuano a crescere nel triennio 2025-27 ad abbondante dopo cifra. Con la U turn del Tycoon , tutti gli strategist / macroeconomisti si sono girati al rialzo nei loro target ytd equity usa , diminuendo gli odds recessivi ( Goldman, Yardeni ecc) ; riporto in allegato per tutti la mutata opinione di Siegel ( U. Wharton) da bearish ( ante U ) a bullish ( post U ).
Finisco col grandfather dell’AI Nvidia, tra i top performer settimanali; condividendo quanto asserito da Yardeni sul settore, è il mio primo pick oggi da momentum / fondamentali, a proposito di market timing , more than half of the battle. Un catalyst positivo per il titolo – si spera- potrebbe essere uno speech di Jensen alla computex conference di Taipei domani , per di piu’ domenica, alle 4.40 am , allego il link. ” Nessun dorma! ” ricordando il mitico Pavarotti.
Bwe