Soldi in contanti, per transazione frazionata si rischiano sanzioni pesantissime

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Dal 1° luglio sono scattati nuovi limiti al trasferimento di denaro contante. Il suo uso in Italia è regolato per legge. A partire da luglio è stata solamente abbassata la soglia all’uso del contante a 1999 euro. Il tetto precedente era posto a 2999 euro.

La norma riguarda anche i pagamenti di importo inferiore alla soglia, ma considerati frazioni di un importo maggiore.  Questi sono vietati e sanzionabili fino a 50mila euro di multa. Quindi per pagamenti con soldi in contanti, per transazione frazionata si rischiano sanzioni pesantissime. Vediamo meglio di cosa si tratta

Soldi in contanti, per transazione frazionata si rischiano sanzioni pesantissime

Per aggirare il limite dei 1999 euro molti consigliano di frazionare i pagamenti contanti.  Cosa significa? Fare un pagamento di 4500 euro in contanti sarebbe una operazione vietata. Ma frazionando l’intero importo in 3 pagamenti da 1500 euro, si rientra nel limite.

Attenzione, non è così. Spezzare un pagamento in contanti in più tranche di importi inferiori al limite consentito, si configura come frazionamento artificioso e quindi sanzionabile. Su questo punto si esprime la Circolare del Ministero dell’Economia e Finanze 16.1.2012 n.2.

Cerchiamo di capire meglio cosa si intende per pagamenti artificiosamente frazionati. E soprattutto cerchiamo di capire meglio quando sono vietati, e invece quando più pagamenti in sequenza sono considerati leciti.

Quando più pagamenti in contanti non sono considerati artificiosamente frazionati

Un aspetto che si tende a trascurare quando si parla di limiti al movimento dei contanti è la destinazione del denaro. Si trascura il destinatario degli importi per concentrarsi sugli importi stessi. Effettuare un pagamento di 4500 euro in contanti in un’unica soluzione ad un soggetto (persona fisica o giuridica) è vietato. Ma è altrettanto vietato fare 3 pagamenti in contanti da 1500 euro alla stessa persona in tempi ravvicinati. E’ palese che siamo in presenza di pagamento artificiosamente frazionato, perché i trasferimenti, pur al di sotto del limite, sono fatti alla stessa persona. Mentre 3 pagamenti contanti di 1500 euro nello stesso giorni a 3 persone diverse (per esempio, moglie, padrone di casa, negoziante), rientrano nella norma.

Il punto nodale

Il punto nodale è lo spazio temporale che passa tra un pagamento contante ed una altro. Quanto tempo deve intercorrere tra due transazioni in contanti alla stessa persone affinché non si configuri il reato di pagamento artificiosamente frazionato? Lo dice l’articolo 1,   comma V, del Decreto legislativo n. 231/07. Secondo questa norma è considerato pagamento frazionato un’operazione unitaria di valore pari o superiore ai limiti stabiliti dal Decreto legislativo n. 231/07. E, attenzione, realizzata con più operazioni il cui importo unitario è inferiore ai limiti in vigore. Pagamenti effettuati in momenti diversi, in un periodo di 7 giorni.

Quindi si configura reato, se si effettuano più pagamenti contanti di importo inferiore a 2000 euro nell’ambito di 7 giorni alla stessa persona. E se questi pagamenti possono essere considerati come più operazioni di una operazione unitaria

Per scoprire le nuove regole sulla limitazioni al contante in vigore dal 1° luglio, leggi questo articolo

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