Come ogni anno, con l’arrivo di giugno i contribuenti devono affrontare un mese colmo di scadenze fiscali. Versamenti, dichiarazioni adempimenti, anche il 2 giugno che è un giorno festivo. Dunque gli interessati, ovvero cittadini/contribuenti/aziende che devono gestire la propria attività fiscale, sono invitati a segnare numerose date, in modo da poter onorare ogni aspetto contributivo e fiscale e non incorrere in multe o sanzioni.
I 2 appuntamenti del 2 giugno
Gli operatori del comparto carburante, ovvero i gestori di distributori, sono chiamati a trasmettere all’Agenzia delle dogane e dei monopoli i corrispettivi delle vendita del mese di aprile 2025. Si parla però solamente dei distributori self-service che hanno i sistemi di pagamento automatici.
Il secondo appuntamento è riservato ai soggetti ISA che hanno aderito al Concordato preventivo biennale: sono chiamati a versare la terza rata di Irpef, addizionali, Irap tramite il consueto modello F24, ma utilizzando specifici codici tributo: 4074, 4075 e 4076.
3 giugno, 4 scadenze
Il 3 giugno è un altro giorno colmo di scadenze fiscali: parliamo della Comunicazione della Liquidazione Periodica IVA relativa ai primi 3 mesi del 2025. Questa comunicazione deve essere fatta esclusivamente in via telematica, come da disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Gli inadempienti vanno incontro a sanzioni.
Sempre il 3 giugno i soggetti che hanno l’obbligo di versare l’imposta di bollo apposta sulle fatture elettroniche devono provvedere in un’unica soluzione, relativamente alle fatture emesse nel primo trimestre 2025.
C’è poi il caso particolare del bollo auto delle regioni a statuto speciale, ovvero Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il 3 giugno è l’ultimo giorno per pagare la tassa sui veicoli relativa all’anno 2025. Da ricordare che diversamente dalle altre regioni, il bollo è gestito dall’Agenzia delle Entrate e non dalle Amministrazioni locali. Sempre in tema automobilistico, chi ha un veicolo con potenza superiore a 185 kW è tenuto a versare il cosiddetto “superbollo”.
Infine, passiamo al provvedimento conosciuto come “rottamazione quater”: entro il 3 giugno i contribuenti sono tenuti a pagare l’ottava rata. Da ricordare però che in questo caso ci sono 5 giorni di tolleranza.
16 giugno, Iva protagonista delle scadenze fiscali
Il 16 giugno è un’ulteriore data molto ricca per i contribuenti, nel senso che ci sono ben 14 appuntamenti da ricordare. Non tutti quanti per ognuno, ovvio. Ecco l’elenco:
- Ritenute alla fonte, contributi INPS e imposte sostitutive: i sostituti d’imposta sono tenuti a effettuare il versamento delle ritenute alla fonte, dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali
- Acconto IMU
- Registrazione dei corrispettivi per associazioni in regime agevolato
- Liquidazione e versamento IVA mensile
- Saldo IVA 2024
- Versamento Tobin Tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie.
Per quanto riguarda invece il 20 giugno, non sono previsti obblighi ma è il termine ultimo in cui i contribuenti possono annullare eventualmente il 730 precompilato dichiarato precedentemente e anche per effettuare la dichiarazione dei dati relativi al Canone Tv.
30 giugno, le ultime scadenze
Arrivati alla fine del mese, i contribuenti sono chiamati ad onorare altri obblighi. Parliamo ad esempio della dichiarazione IMU, in caso entro il medesimo periodo dell’anno precedente il soggetto sia entrato in possesso di un immobile su cui si deve versare questa tassa. Chi invece ha degli immobili dati in locazione, dovrà versare il saldo 2024 e il 1° acconto 2025 della cedolare secca. Infine, il 30 giugno è l’ultimo giorno per pagare Irpef e addizionali (saldo e primo acconto), da parte dei contribuenti che compilano il 730 o il Modello Redditi senza sostituto d’imposta.