Questo modo di scrivere non comporta l’invalidità del testamento olografo

testamento

Al momento e nel luogo della morte di un soggetto si apre la sua successione, cioè i diritti e gli obblighi di cui era titolare passano agli eredi. Questo trasferimento può avvenire per legge e, allora, avremo una successione di tipo legittimo. Sarà, cioè, la legge ad indicare chi succederà al defunto e in quale percentuale. Oppure se il defunto lascia testamento si ha la successione testamentaria.

Sarà, allora, questo documento a spartire i diritti e gli obblighi del defunto. Dovrà farlo, però, rispettando le quote riservate di legge, altrimenti avremo la successione necessaria. Qui la legge interviene per tutelare i parenti più stretti del defunto che non hanno ricevuto quello che gli spettava. Altrimenti gli eredi potranno esercitare tutta una serie di azioni a tutela dei propri diritti previste dalla legge. Ad esempio, la più importante è l’azione di riduzione. Questa azione consente agli eredi, privati della loro quota riservata, di chiedere al giudice di recuperare i beni che il testatore ha donato o assegnato a terzi.

Questo modo di scrivere non comporta l’invalidità del testamento olografo

Tra i vari tipi di testamento, il più apprezzato dagli italiani è quello olografo. Infatti, questo è molto semplice da redigere e consente la massima privacy. Per la sua validità, infatti, il codice civile richiede solo l’autografia da parte del testatore. Questo significa che chi redige il testamento deve farlo di suo pugno, deve datarlo e firmarlo. Fatto questo può conservare il testamento presso di sé. Quindi parenti e amici potrebbero sapere del testamento solo dopo la morte del soggetto.

Siccome la legge è molto lapidaria riguardo la validità del testamento olografo, la giurisprudenza, nel tempo, ha chiarito diversi aspetti interessanti. Ad esempio, ha spiegato che, oltre al corsivo, è possibile redigere il testamento olografo anche in stampatello. Infatti, secondo i giudici questo modo di scrivere comune non ha come conseguenza l’invalidità del testamento stesso.

Le formalità del testamento

Semplicemente, per i giudici, il corsivo è un tipo di scrittura più personalizzata e caratterizzante. Sarà, cioè, molto più facile provare la veridicità e autenticità di un testamento in corsivo rispetto ad uno scritto in stampatello. A parte questo, però, si deve ritenere il testamento scritto in stampatello del tutto ammissibile. Infatti, il codice civile non richiede per la validità del testamento olografo la scrittura in corsivo. Semplicemente richiede l’autografia, cioè che il soggetto rediga il testamento di suo pugno. Non parla delle modalità di scrittura.

Lettura consigliata

Sembra impensabile ma creditori ed eredi possono far annullare anche questo tipo di operazioni quotidiane perché la legge le considera donazioni

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